Era un regista[1] ambidestro, di spiccate propensioni offensive e particolarmente abile sui calci piazzati[2].
Carriera
Giocatore
Cresciuto nella Cremonese sotto la guida di Battista Rota, dopo una stagione in prestito al Vigevano[3] si impone come titolare nel campionato di Serie C1 1978-1979. Al termine del campionato De Gradi approda nella massima serie nelle file del Perugia, con cui debutta nella massima serie il 6 gennaio 1980 con una vittoria per 1 a 0 contro il Cagliari. Con gli umbri colleziona in tutto 21 presenze in Serie A, e dopo la retrocessione del 1981 passa per una stagione al Como[3], con cui disputa altre 21 partite mettendo a segno il suo unico gol nella serie maggiore, il 9 maggio 1982 contro il Cesena.
Torna per una stagione al Perugia, in Serie B (19 presenze), prima di scendere di nuovo in Serie C1 giocando per due anni nella SPAL allenata da Giovanni Galeone[4]. Con la formazione ferrarese mette a segno 10 reti nella sua seconda stagione e indossa anche la fascia di capitano[5]. Nel 1985 passa al Piacenza, ancora in Serie C1[6]: in Emilia ritrova il suo mentore Rota e conquista una promozione in serie B (1986-1987) e una salvezza, pur condizionato da un grave infortunio che lo colpisce nel 1986[7].
Con l'addio di Rota al Piacenza, De Gradi passa al Lanerossi Vicenza[8], di nuovo in serie C1, dove ritroverà per qualche tempo il tecnico bergamasco. La stagione è negativa per la squadra, che si salva in extremis, e De Gradi finisce anche fuori rosa, salvo essere reintegrato a stagione in corso[8].
Nel dicembre 2010 De Gradi diventa allenatore del Sant'Angelo[12], squadra che milita in Eccellenza lombarda con cui ottiene la salvezza[13]; ciononostante, nella primavera 2011 non viene riconfermato per la nuova stagione[13].