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Figlia di un muratore, passa la sua infanzia a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e, appassionata di musica, si dedica agli studi di violino per poi trasferirsi a Napoli. In questa città, frequentando casualmente la Casa Editrice La Canzonetta, le viene riconosciuta una bella tonalità di voce come cantante e, appena quattordicenne, entra nella Compagnia dei Cadetti della Canzone diretta da Enzo Bonagura, riscuotendo un successo popolare grandioso e diventando in breve una delle più apprezzate interpreti del repertorio napoletano. Da questo momento, diventa popolare come Sister's Diana, duo musicale e di fantasie formato con sua cugina Ria Diana. Poi, verso la fine degli anni '30 del Novecento, il Duo si scioglie e la Nova intraprende la carriera da solista.
Sempre come cantante, incide dischi per circa un ventennio (1940-1960) con tre prestigiose etichette discografiche: Voce del Padrone, Phonotype e Rca. Molti suoi brani sono spunto per pellicole cinematografiche e per trasposizioni teatrali. Nel 1955 prende parte al 3º Festival della Canzone Napoletana, proponendo le canzoni “Napule sotto e ‘ncoppa”, “Luna chiara” e “Comme te l’aggia dì”, brani eseguiti in abbinamento con Carla Boni e Achille Togliani. Tra le sue partecipazioni di successo, quella della Piedigrotta La Canzonetta 1951 nella quale Totò debutta, per la prima volta, come autore presentando, tra l'altro, "Malafemmena".
La carriera cinematografica di Eva Nova si esaurisce in poco più di un quinquennio, mentre la carriera di cantante solo e soltanto napoletana continua per qualche tempo ancora, fino al 1956, quando a causa di sopravvenuti problemi alle corde vocali, si trasferisce a Roma e abbandona l'attività. Rimasta vedova nel 1975, muore nella sua villa romana all'età di 81 anni.