Il 18 marzo 2020, l'UER ha annunciato la cancellazione dell'evento a causa della pandemia di COVID-19.[2] La manifestazione è stata poi riorganizzata nel 2021 ed è stata nuovamente ospitata dalla città di Rotterdam.[3]
In seguito a questa cancellazione senza precedenti, l'UER ha voluto sostituire l'evento con una serata speciale legata alla manifestazione, dal titolo Eurovision: Europe Shine a Light; che è stata trasmessa il 16 maggio 2020, giorno in cui era prevista la messa in onda della serata finale.[4]
Organizzazione
In seguito alla vittoria di Duncan Laurence con Arcade, la sessantacinquesima edizione avrebbe dovuto essere ospitata dai Paesi Bassi e, secondo quanto annunciato, l'organizzazione e la produzione dell'evento sarebbero spettati a tre aziende radiotelevisive olandesi: AVROTROS, NPO e NOS.[5]
I partner ufficiali di quest'edizione sarebbero stati l'azienda di prodotti cosmetici israeliana Moroccanoil e la società olandese di telecomunicazioni Koninklijke KPN.[6][7]
Produzione e presentazione
Il 2 dicembre 2019 era stato annunciato l'affidamento della scenografia, per il quarto anno consecutivo, a Florian Weider presentando inoltre le immagini del concept art del palco, che avrebbe dovuto essere "piatto, minimalistico e moderno".[8]
I direttori esecutivi di quest'edizione, resi noti il 27 agosto, sarebbero stati Marnix Kaart e Marc Pos.[10]
Chantal Janzen, Edsilia Rombley e Jan Smit, come annunciato il 4 dicembre 2019, sarebbero stati i presentatori dell'evento[11], mentre la youtuber olandese Nikkie de Jager avrebbe curato i contenuti web e sarebbe stata presente sul tappeto rosso durante la cerimonia d’apertura e sul palco nelle due semifinali e nella finale dell’evento dal vivo.[12]
Dal 24 febbraio 2020 erano noti i nomi di Roos Moggré e Andrew Makkinga come moderatori delle conferenze stampa.[13]
Logo e slogan
Il 24 ottobre 2019 l'UER aveva annunciato lo slogan ufficiale dell'evento: Open Up (Apritevi),[14] mentre il 28 novembre ne era stato presentato il logo: un disco che rappresentava, in ordine di esordio, i paesi partecipanti all'Eurovision Song Contest in chiave astratta, disegnato dall'agenzia CLEVER°FRANKE. La forma circolare del logo era stata ispirata da quelli disegnati per le edizioni del 1970, del 1976 e del 1980 da Frans Schupp.[15]
Le prime città ad annunciare la mancanza di interesse erano state Groninga (in seguito a una consultazione in consiglio comunale[16]), Tilburg (che ha invece appoggiato la candidatura collettiva di Breda e 's-Hertogenbosch per la provincia del Brabante Settentrionale), Zwolle ed Enschede (per la mancanza di una sede adatta).[17]
Il 18 giugno la città di Leeuwarden aveva ritirato la propria candidatura, in quanto il WTC Expo non rispettava i criteri imposti dalle emittenti.[18] Successivamente si erano ritirate anche L'Aia (che avrebbe appoggiato la candidatura di Rotterdam in assenza di una sede adatta[19]), Breda[20] (che si era quindi unita alla candidatura collettiva di 's-Hertogenbosch) e Amsterdam (per la mancanza di sedi adatte che rispettassero i criteri di disponibilità).[21]
Il 16 luglio, l'UER aveva comunicato che la scelta era stata ristretta ulteriormente alle città di Rotterdam e Maastricht, che rispettavano tutte le necessità del concorso, eliminando quindi Arnhem, 's-Hertogenbosch e Utrecht.[22]
Il 30 agosto 2019 era stata annunciata Rotterdam e il Rotterdam Ahoy rispettivamente come città e sede ospitante dell'Eurovision 2020.[23] Inoltre erano state rese note le date per l'evento: martedì 12 e giovedì 14 maggio 2020 per le due semifinali, mentre la finale si sarebbe tenuta sabato 16 maggio 2020.[1]
Articolazione del processo
Il processo di selezione della scelta si era articolato nel seguente modo:
le città interessate avevano preso visione dei criteri fondamentali per ospitare la manifestazione;
alle stesse città erano state poi concesse quattro settimane per preparare i propri piani e progetti per ospitare l'evento;
nel mese di luglio le emittenti avevano potuto visitare le città che avessero confermato la candidatura;
per la metà di luglio i progetti preparati erano stati inviati all'Unione europea di radiodiffusione che aveva così decretato, di concerto con le emittenti organizzatrici ed entro il mese di agosto, la città ospitante.
Criteri fondamentali
Le sedi e le città candidate dovevano rispettare i seguenti criteri:
la sede doveva disporre di una copertura, anche provvisoria;
la sede doveva avere una capacità minima di 10 000 spettatori;
la sede doveva essere disponibile per almeno 5-7 settimane prima dell'evento;
la città doveva avere a disposizione almeno 2 000-3 000 camere d'albergo per accogliere gli spettatori.
Il 13 novembre 2019 era stata ufficializzata la lista definitiva degli Stati partecipanti a questa edizione, che ne prevedeva 41, come nell'edizione precedente,[25] mentre il 12 marzo 2020 si era completata la lista di brani e artisti partecipanti.[26]
La selezione nazionale è stata vinta con Shaj, la versione albanese del brano.[27] Il brano è una versione modificata rispetto a quello che ha vinto la selezione nazionale.[28]
Georgian Idol 2, 31 dicembre 2019 per l'artista,[52] scelta interna per il brano,[53] annunciato il 30 gennaio 2020[54] e presentato il 4 marzo 2020[55]
Il brano contiene alcune parole in francese, italiano, spagnolo e tedesco.
Il brano è una versione modificata rispetto a quello che ha vinto la selezione nazionale.[97]
Eventi online
Prima della cancellazione effettiva dell'evento a causa della pandemia di COVID-19, i pre-party previsti nei mesi di marzo e aprile, sono stati cancellati per lo stesso motivo.[98][99]
Per sopperire alla cancellazione dell'evento e dei pre-eventi di promozione, l'Unione europea di radiodiffusione ha lanciato l'iniziativa denominata Eurovision Home Concerts, dove diversi artisti eurovisivi hanno la possibilità di cantare da casa sia il proprio brano che la cover di un eventuale altro brano, deciso dai fan della manifestazione tramite gli account social dell'Eurovision Song Contest. Fanno eccezione Helena Paparizou e Sergej Lazarev, che hanno cantato in coppia il brano di quest'ultimo, e Blas Cantó, Dana e i Secret Garden che hanno cantato solo i loro brani rispettivi.[103]
Per onorare gli artisti e i brani di questa edizione, l'UER ha trasmesso uno spettacolo denominato Eurovision Song Celebration 2020, sul canale ufficiale YouTube della manifestazione il 12 e il 14 maggio, i giorni inizialmente previsti per le semifinali.[105]
Lo spettacolo condotto da Janouk Kelderman, comprendeva i 41 brani dell'edizione in un format non competitivo, mostrando le esibizioni delle finali nazionali o i video musicali.
In entrambe le serate ci sono stati anche interventi di vari youtubers, che hanno proposto le loro impressioni e reazioni ai brani in gara.
Inoltre il tradizionale recap generale dei brani, è stato sostituito da un fan recap, dove i fan della manifestazione si sono esibiti sulle note del loro brano preferito.
I brani sono stati eseguiti seguendo l'ordine che i produttori dello show avevano deciso, nel caso lo spettacolo si fosse svolto regolarmente.
Prima parte
La prima parte è stata trasmessa il 12 maggio 2020, e ha riguardato i 17 paesi che avrebbero gareggiato nella prima semifinale, e i tre finalisti che avrebbero avuto diritto di voto: Germania, Italia e Paesi Bassi.
In degli intermezzi vari artisti hanno provato a reinterpretare il loro brano in un genere musicale differente, e hanno rivelato i loro tre brani eurovisivi preferiti.
Questa puntata dove era prevista la partecipazione dell'Ucraina, è stata trasmessa anche dall'emittente nazionale UA:PBC, sul canale UA:Peršyj il 14 maggio 2020.[106]
Seconda parte
La seconda parte è stata trasmessa il 14 maggio 2020, e ha riguardato i 18 paesi che avrebbero gareggiato nella seconda semifinale, e i tre finalisti che avrebbero avuto diritto di voto: Francia, Regno Unito e Spagna.
In degli intermezzi vari artisti hanno provato a reinterpretare il loro brano nella propria lingua, e hanno mostrato attraverso un tour virtuale delle loro case, come vivono le loro giornate in quarantena.
L'evento
Semifinali
Digame aveva composto le urne nelle quali erano stati divisi gli Stati partecipanti, determinate in base allo storico delle votazioni. La loro composizione era stata così definita:[107]
Il 28 gennaio 2020 al municipio di Rotterdam si era svolto il sorteggio (presentato da Chantal Janzen, Edsilia Rombley e Jan Smit) per determinare in quale metà della semifinale si sarebbero esibiti gli Stati sorteggiati e la semifinale in cui avrebbero avuto il diritto di voto gli Stati già qualificati alla finale.[108] Nel sorteggio era stato, inoltre, esplicitato che la prima semifinale sarebbe stata composta da 17 stati e la seconda da 18 e che l'ordine di esibizione esatto sarebbe stato stabilito dalla produzione del programma e approvata dal supervisore UER del programma e dal Gruppo di Controllo. In base all'esito del sorteggio, le semifinali risultavano quindi così composte:
La prima semifinale si sarebbe dovuta svolgere il 12 maggio 2020 alle 21:00 CEST; vi avrebbero gareggiato 17 paesi e avrebbero votato anche Germania, Italia e Paesi Bassi.
La seconda semifinale si sarebbe dovuta svolgere il 14 maggio 2020 alle 21:00 CEST; vi avrebbero gareggiato 18 paesi e avrebbero votato anche Francia, Spagna e Regno Unito.
Questa semifinale avrebbe dovuto essere aperta da una performance del ballerino olandese di breakdance Redo.[109]
Durante la finale dell'Eurovision Song Contest 2020 a Rotterdam, un'orchestra sinfonica composta da giovani musicisti avrebbe dovuto prendere parte ad un'esibizione speciale.[112]
La musica che avrebbe dovuto essere usata per la parata iniziale doveva essere prodotta da Pieter Gabriel[113] (dj e produttore olandese di 15 anni) e da Eric van Tijn (direttore musicale di questa edizione).
L'OGAE 2020 è la classifica stilata da gruppi dell'OGAE, organizzazione internazionale che consiste in un network di oltre 40 fan club del Contest di vari Paesi europei e non. Come ogni anno, i membri dell'OGAE hanno avuto l'opportunità di votare dal 29 marzo al 30 aprile per la loro canzone preferita, inoltre per la prima volta in assoluto, anche i non iscritti hanno potuto esprimere la loro preferenza attraverso un voto online e i risultati sono stati annunciati il 16 maggio 2020.[116]
*La tabella raffigura la somma dei punti del voto online e di 43 OGAE club, con un club (OGAE Montenegro) assente alla votazione di questo sondaggio.
Paesi non partecipanti
Andorra: l'emittente RTVA si era detta disposta ad una collaborazione con l'emittente televisiva catalanaTV3 per un eventuale ritorno, annunciando però il 22 maggio 2019 la non partecipazione all'edizione 2020.[117][118]
Catalogna: dopo aver ricevuto il via libera dal parlamento catalano,[119] l'emittente TVC ha avviato l'iter di richiesta per entrare a far parte dell'UER. Nonostante la Catalogna sia una comunità autonoma della Spagna, l'UER si era detta disposta a discutere la sua adesione e ciò ne avrebbe permesso la partecipazione nell'edizione 2020.[120] Tuttavia, l'8 luglio 2019 è stato confermato che la richiesta d'adesione della comunità autonoma è stata rifiutata, rendendo impossibile il debutto alla manifestazione.[121]
Bosnia ed Erzegovina: Lejla Babović, capo della delegazione bosniaca, ha confermato che il loro obiettivo principale è ritornare in gara, tuttavia la situazione finanziaria dell'emittente BHRT e i debiti verso l'UER sono un ostacolo alla partecipazione della nazione balcanica.[122] Il 9 luglio 2019 ha confermato la non partecipazione all'edizione 2020.[123]
Kazakistan: il 6 settembre 2019 l'UER aveva annunciato che il paese non sarebbe stato invitato a partecipare all'edizione 2020, rendendo impossibile il debutto alla manifestazione.[124]
Kosovo: Mentor Shala, direttore generale di RTK, aveva confermato che lo stato avrebbe potuto prendere parte alla manifestazione nel caso in cui l'UER avesse accettato l'emittente come suo membro effettivo. Tuttavia, il 29 luglio 2019 era stato confermato il rifiuto della richiesta d'adesione, rendendo impossibile il debutto alla manifestazione.[125][126]
Montenegro: nonostante un'iniziale conferma,[129] il 13 novembre 2019, l'UER aveva reso noto il ritiro del paese dalla competizione.[25] Il budget per la partecipazione alla manifestazione sarà utilizzato per l'acquisto di nuovi autoveicoli per lo staff della RTCG.[130]
Principato di Monaco: il 6 agosto 2019 TMC aveva confermato che il principato non sarebbe tornato a partecipare nell'edizione 2020.[131]
Slovacchia: il 5 giugno 2019 l'emittente RTVS aveva confermato che il paese non sarebbe tornato a partecipare, per lo scarso interesse nei confronti della manifestazione.[132]
Turchia: il manager di TRT, İbrahim Eren, aveva confermato che la Turchia non avrebbe preso parte all'edizione 2020, criticando la perdita di valori del concorso e il sistema di voto.[133]
Ungheria: nell'ottobre 2019, l'emittente ungherese MTVA aveva annunciato che A Dal, utilizzato come processo di selezione del partecipante ungherese dal 2012, non sarebbe stato utilizzato nell'edizione 2020, per concentrarsi sul supportare la scena musicale pop ungherese.[134] Il 13 novembre 2019, l'UER conferma ufficialmente il ritiro del paese dalla competizione.[25]
^(EN) Neil Farren, Cyprus: Sandro Nicolas to Eurovision 2020, su eurovoix.com, 28 novembre 2019. URL consultato il 28 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2019).