La Russia ha debuttato all'Eurovision Song Contest nel 1994, anche se l'Unione Sovietica stava progettando un possibile debutto nel 1987 per avvicinarsi all'Occidente. Nell'edizione del 1996 ci fu una preselezione per poter partecipare al concorso, ma la Russia fu uno dei sette paesi che non riuscì a qualificarsi. Dopo aver collezionato due terzi e tre secondi posti, ha vinto nel 2008 con Dima Bilan, acquisendo il diritto a ospitare l'edizione 2009. Seguiranno altri due secondi posti e due terzi posti.
Dal 2008, la partecipazione e la trasmissione dell'evento sono attribuite alternativamente ai canali televisivi pubblici Pervyj kanal e Rossija 1 (quest'ultima parte di VGTRK).
Per la prima volta dall'introduzione delle semifinali, nel 2018, non si qualifica per la finale.
In seguito alla decisione dell'UER di escludere la nazione dal partecipare all'edizione 2022 del concorso dovuto alla crisi russo-ucraina del 2021-2022, con la successiva invasione del territorio ucraino da parte delle forze armate russe, il 26 febbraio 2022 tutte le emittenti russe hanno interrotto l'affiliazione con l'ente paneuropeo.[1][2]
Eurovision Song Contest 2017
Per l'edizione 2017 del concorso, la Russia aveva scelto la cantante affetta da disabiltà Julija Samojlova, che avrebbe dovuto rappresentare la Federazione con la canzone Flame Is Burning. Però, il 22 marzo dello stesso anno i servizi di sicurezza ucraini emisero un divieto di accesso per tre anni sul territorio ucraino nei confronti della cantante. La causa di ciò era un'esibizione del 2015 di Julija Samojlova in Crimea, la cui annessione alla Russia nel 2014 è contestata dall'Ucraina, senza aver ottenuto l'assenso delle autorità ucraine.[3] Il supervisore esecutivo dell'evento Jon Ola Sand, aveva espresso la volontà di parlare con il comitato di sicurezza ucraino per posticipare il bando imposto a Samojlova, tuttavia, il 31 marzo 2017, il divieto venne reso definitivo.[4] Dopo le controversie dovute al bando, il canale televisivo russo Pervyj Kanal annunciò ufficialmente che non avrebbe trasmesso l'evento, una decisione che equivaleva alla rinuncia della Russia a partecipare all'Eurovision Song Contest 2017[5] Precedentemente era stato annunciato da Rossija 1 e Pervyj kanal che, in caso di mancato ritiro del bando imposto dalle autorità ucraine, Julija Samojlova avrebbe rappresentato la Russia all'edizione del 2018[6], cosa poi successivamente confermata.
Nel 1996 la Russia non è riuscita a qualificarsi per il concorso. Quell'anno, infatti, ci fu una pre-qualificazione audio per tutti i paesi in gara (esclusa la Norvegia in quanto paese organizzatore). Sul sito ufficiale dell'Eurovision questa partecipazione non viene calcolata.
Nel 1999 alla Russia fu impedita la partecipazione, in quanto l'anno precedente non trasmise l'evento.
Se un paese vince l'edizione precedente, non deve competere nelle semifinali nell'edizione successiva. Inoltre, dal 2004 al 2007, i primi dieci paesi che non erano membri dei Big Four non dovevano competere nelle semifinali nell'edizione successiva. Se, ad esempio, Germania e Francia si collocavano tra i primi dieci, i paesi che si erano piazzati all'11º e al 12º posto avanzavano alla serata finale dell'edizione successiva insieme al resto della top 10.
Statistiche di voto
Fino al 2021, le statistiche di voto della Russia sono le seguenti:
Filipp Kirkorov, Dimitris Kontopoulos, John Ballard, Ralph Charlie
Barbara Dex Award
Il Barbara Dex Award è un riconoscimento non ufficiale con il quale viene premiato l'artista peggio vestito all'Eurovision Song Contest. Prende il nome dall'omonima artista belga che nell'edizione del 1993 si è presentata con un abito che lei stessa aveva confezionato e che aveva attirato l'attenzione negativa dei commentatori e del pubblico.