Spesso la citrinitas non è menzionata nei trattati di alchimia perché a partire dal XV secolo venne fusa in un'unica fase con l'albedo,[5] oppure con la rubedo.[6]
Nell'interpretazione dello psicanalista Carl Jung, che ha svolto un'interpretazione del processo alchemico associata ai simboli della psicologia analitica, se la nigredo è l'Ombra, e l'albedo si riferisce all'Anima o all'Animus (gli aspetti dell'anima rispettivamente contrapposti nell'uomo e nella donna), la citrinitas rappresenta invece l'archetipo del Vecchio Saggio, corrispondente maschile della Grande Madre, mentre la rubedo esprimerà il Sé che ha raggiunto la totalità del proprio essere.[10]
Alessandro Orlandi, La sublimazione alchemica e "le aquile", su esonet.it. URL consultato il 2 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2021).