Il nome del paese deriva dal latinoCasale Vallonis.
La storia di Casalvolone durante il Medioevo è strettamente legata con quella della sua abbazia, che compare citata per la prima volta nel 975, quando era retta dai benedettini.
I cistercensi, provenienti dall'abbazia di Morimondo, arrivarono a Casalvolone nel 1169, quando i benedettini decisero di abbandonare il monastero.
Un documento del 1225 fa risalire l'abbazia all'opera dei tre fratelli Ardizzone, Enrico e Tommaso di Casalvolone.
Non si sa con precisione quando l'abbazia fu abbandonata; certamente la trasformazione in abbazia commendataria nel XV secolo comportò una decadenza, poiché nel 1497 non la si trova menzionata fra le abbazie della Congregazione Cistercense Italiana di San Bernardo.
I suoi beni furono confiscati nel periodo napoleonico e nel 1819 il complesso monastico divenne di proprietà privata. La chiesa abbaziale fu ridotta ad un piccolo oratorio e abbattuta all'inizio del XX secolo. Del complesso monastico rimane la chiesa di San Pietro al Cimitero, che fungeva da parrocchia per il popolo.[4]
Giancarlo Andenna, Castello di Casalvolone, in Da Novara tutto intorno, Andar per castelli, Novara, Milvia, 1982, pp. 237-245. URL consultato il 17 maggio 2024. Ospitato su Calameo.