Briga è parola di origine celtica, e significa collina. Vi era la presenza di un castelliere gallico sulla collina di San Colombano; solo più tardi vi fu eretto un castrum romano.[5] Sicuramente il paese fu un insediamento romano a partire dal I secolo a.C. in quanto sono stati rinvenuti sul territorio numerosi reperti di età preromana e romana, lapidi, monete e bracciali in bronzo.
Nel 1070 divenne unico feudo dei Conti di Biandrate dopo essere appartenuto prima ai Conti di Pombia e in seguito diviso tra i Conti dell'Ossola e i Conti di Vercelli. Verso la fine del XIII secolo dopo che il nucleo del castello venne distrutto dalle milizie di Novara in lotta con i Biandrate, i Brusati eressero un'altra torre circondata da fossati e che dominava l'attuale via Antibo, di cui oggi non rimane più nessuna traccia.
Distrutto nel 1331, durante le lotte tra Guelfi (capitanati dai Brusati) e Ghibellini, ed entrato successivamente a far parte dei domini milanesi, Briga nel 1483 fu infeudato dal duca Gian Galeazzo Sforza a Luigi Terzaghi. Dal 1590 al 1690 furono feudatari del borgo gli Arrigoni, mentre successivamente fino al 1765 Briga ebbe come signori gli spagnoli Leruella Caxa con beni anche in Cureggio.
Dopo i saccheggi da parte di francesi e spagnoli, nel 1814 il paese passò come tutto il territorio circostante sotto il dominio dei Savoia seguendo poi le sorti del Piemonte e dell'Italia Unita.
Giancarlo Andenna, Castelli di Briga e di Boca, in Da Novara tutto intorno, Andar per castelli, Novara, Milvia, 1982, pp. 423-428. URL consultato il 17 maggio 2024. Ospitato su Calameo.