Un buco di ragno viene utilizzato in gergomilitare per indicare un camuffamento per il singolo soldato in una trincea utilizzato per lo più per l'osservazione del nemico.[1][2]
Descrizione
Un buco di ragno è tipicamente un foro profondo, protetto e di forma rotonda, spesso coperto da un coperchio che ne mimetizza l'ingresso, da dove un soldato può sparare con un'arma senza farsi vedere. Un buco di ragno si differenzia da una trincea nel senso che una trincea è solitamente più profonda e progettata per enfatizzare la copertura piuttosto che nascondere.
Il giornalista americano William Safire ha affermato sul New York Times del 15 dicembre 2003 che il termine è invece stato utilizzato per la prima volta durante la guerra del Vietnam.[5] Infatti secondo Safire, i Viet Cong avrebbero scavato nidi nella terra abbastanza grandi da contenere un'anfora d'argilla, all'interno della quale si sarebbe nascosto un soldato accovacciato; l'apertura dell'anfora sarebbe poi stata coperta da un'asse di legno e mimetizzata con delle foglie. L'anfora serviva da "protezione", impedendo che il soldato venisse in contatto con ragni o serpenti.
Il 13 dicembre 2003, durante la guerra in Iraq, le forze americane nell'operazione Red Dawn hanno catturato il presidente iracheno Saddam Hussein che si nascondeva in quello che poteva essere considerato un "buco di ragno", in una fattoria vicino alla sua città natale di Tikrit.[6][2]
^(EN) William Safire, From the 'Spider Hole', in The New York Times, 15 dicembre 2003. URL consultato il 2 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012).