La bocca di lupo è un tipo di trappola utilizzato come ostacolo difensivo sin dall'antichità.[1] Il termine deriva dalla lingua francesetrou de loup, quindi letteralmente in italiano "trappola per lupo".
Descrizione
In origine si trattava di una buca a forma conica profonda circa 2 metri, e larga circa 1-2 metri a livello del terreno. In fondo alla buca era infisso un palo appuntito. A volte la buca poteva essere coperta con leggeri rivestimenti, in modo da ingannare chi vi passasse sopra.[2]
A volte oltre al palo appuntito, venivano aggiunti alcuni agenti infettivi, come feci o cibo imputridito, che potevano peggiorare la situazione del malcapitato che, caduto nella trappola e feritosi, poteva contrarre delle infezioni, anche mortali.
Durante la Prima Guerra Mondiale
La bocca di lupo è stata utilizzata soprattutto durante la prima guerra mondiale, quando i soldati di entrambe le parti erano bloccati in una guerra di trincea, in cui si andava all'assalto all'arma bianca per conquistare le trincee avversarie. Queste erano difese da mitragliatrici o mortai, che potevano decimare gli attaccanti. Correndo a zigzag per schivare le raffiche e le granate di mortaio si poteva incappare in tagliole o in bocche di lupo nascoste in dislivelli del terreno o dietro montagnole. Molti soldati, soprattutto dell'Intesa rimasero sfigurati da queste trappole.