È delimitata a nord dalla fascia collinare che si estende ad est ed ovest del capoluogo ivi compreso, a est dal fiume Oglio, a sud dalla provincia di Cremona, a nord ovest dal fiume Brembo e a sud ovest dall'Adda. La parte compresa tra Adda e Brembo fa infatti parte del territorio dell'isola bergamasca. La zona ha un'economia tipicamente agricola, anche se negli anni del secondo dopoguerra si è assistito ad un incremento della produzione industriale e una vivace attività terziaria.
Comprende il territorio confinante a sud con il confine amministrativo della provincia di Cremona ed a nord con il confine naturale delle prealpi Bergamasche. Corrisponde alla media pianura, ovvero la fascia dei fontanili, compresa tra Adda ed Oglio ed attraversata dal Serio. Inoltre può essere incluso il territorio del comune di Cassano d'Adda[N 3] sul lato bergamasco dell'Adda stesso, che, pur rientrando nella provincia di Milano, è linguisticamente bergamasco.
Il territorio è attraversato da ovest a est dal Fosso bergamasco, che un tempo segnava il confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Numerosi canali secondari, tra cui le rogge Moschetta e Vignola nel comune di Treviglio, si diramano da esso o nelle sue vicinanze.
Il clima della Bassa Bergamasca è quello tipico della Pianura Padana: le estati sono lunghe e umide (ciò aumenta ancor più la sensazione di calore, venendosi a creare l'afa), mentre l'inverno è freddo, con frequenti nebbie.
I Romani conquistarono il territorio bergamasco nel 197 a.C. facendone un distretto ai confini dell'impero d’importanza sia strategica che commerciale.[9]
Fu posta in atto la centuriazione, suddividendo la campagna in poderi di eguale estensione disposti a scacchiera.[9] La presenza del dominio romano è stata rintracciata in molti comuni della bassa bergamasca; nei toponimi, con resti archeologici e con le tracce della centuriazione.[9]
La fine dell’Impero romano d'occidente avviò il periodo delle invasioni barbariche con invasioni di Visigoti ed Unni prima, e poi di Alemanni e Ostrogoti.[9] Infine vennero i Longobardi di Alboino, che tra 568 e 569 calarono sul territorio, insediandosi.[9] Bergamo divenne sede di uno dei più importanti ducati settentrionali del Regno d'Italia, nella bassa furono fondate le Fare: Fara Gera d'Adda e Fara Olivana fondate da nuclei di guerrieri ma anche altri centri quali Martinengo e Pumenengo.[9]
I Longobardi riorganizzarono il territorio cittadino nel sistema curtense, diviso in curtis.[9]
Periodo comunale
Tra XI e XII secolo, le campagne della bassa goderono di una marcata fase di crescita, si formarono strutture produttive e le cascine a corte che diventeranno i tratti tipici del paesaggio rurale.[9]
Il periodo comunale vide Bergamo e i paesi della bassa bergamasca al centro di numerose dispute tra le opposte fazioni guelfe e ghibelline, che spesso degeneravano in cruenti scontri: a tal riguardo sorsero numerose fortificazioni difensive in tutti i territori comunali.[9]
I territori della bassa bergamasca orientale sono stati anche palcoscenico di numerose battaglie, come la battaglia di Cortenuova, tra Federico II e la Lega lombarda,[9] mentre quelli della bassa bergamasca occidentale delle battaglia di Caravaggio, del sacco di Treviglio il giorno prima della battaglia di Agnadello e la stessa città fu risparmiata dalle truppe francesi nel 1522 dal miracolo della Madonna delle lacrime.
Di epoca carolingia è il comune di Barbata, mentre Romano è di epoca comunale.[9]
I territori della bassa bergamasca orientale che si trovavano nelle terre di confine, furono sottomessi a Milano e a Venezia, tra la pace di Ferrara del 1428 e quella di Lodi del 1454.[9] Siccome questi borghi fortificati, risultavano strategici per la difesa sia della terraferma veneziana che di Milano, ricevevano un trattamento privilegiato, rispetto al resto del territorio, potendosi rapportare direttamente col Doge o col Duca, senza passare attraverso gli istituti locali, di tradizione comunale.[9]Romano e Martinengo, per ogni affare si rivolgevano al potere centrale, e godevano di notevoli esenzioni e favori.[9] Parimenti Treviglio nel lato occidentale era terra separata del Ducato di Milano ed esigeva il traverso cioè il pagamento per tutte le merci in transito. Vantava un'estesa rete di canalizzazione dal 1300 di cui approfittava deviando anche le acque dei comuni posti più ad ovest che crearono in epoca successiva una propria rete autonoma.
Con la promulgazione della costituzione della prima repubblica Cisalpina, termina l’esperienza di autogoverno cittadino della repubblica Bergamasca a nord e il territorio viene a dipendere direttamente da Milano.[9]
Epoca contemporanea
Con il Congresso di Vienna, nel 1815, fu ripristinata la dominazione austriaca che pose in essere nuove strutture amministrative non dissimili da quelli precedenti l'epoca napoleonica.[9]
Alla spedizione dei Mille avevano preso parte una quindicina di residenti nella bassa bergamasca, tra cui sei della sola Treviglio, meno del capoluogo ma molto più alto che nel resto del paese.
Da quel momento i comuni della bassa bergamasca hanno visto la progressiva trasformazione del territorio, divenendo con il secondo dopoguerra maggiormente industrializzati e col volgere del secolo centri di servizi.[9]
La religione maggiormente praticata è quella cattolica; gli stranieri invece sono in prevalenza sikh, musulmani e induisti. Sul territorio esistono anche diversi nuclei di Testimoni di Geova: nel comune di Treviglio sorge un centro di ritrovo e preghiera per fedeli di quest'ultimo credo, che attrae persone anche dalle province vicine.
Cattolicesimo
Parrocchie
Attualmente, oltre ai capoluoghi dei vari comuni che compongono il territorio, sono sede di parrocchia anche alcune altre località o frazioni. Esse sono:
Zona Nord di Treviglio (comprende anche la frazione Battaglie);
Zona Est di Treviglio o quartiere del Conventino;
Zona Nord-est di Treviglio o quartiere di San Zeno;
Il villaggio operaio di Crespi d'Addafrazione del comune di Capriate San Gervasio per il suo rilievo architettonico fu inserito nel 1995 tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. In origine il territorio su cui sorse Crespi e il villaggio stesso per i primi anni dopo la sua realizzazione (fine ottocento) fece parte del comune di Canonica d'Adda da cui si separò in seguito per evidenti problemi logistici (es. funerali) anche per interessamento della famiglia Crespi stessa e del comune di Capriate. Attualmente comunque si trova nelle immediate vicinanze del territorio della Bassa Bergamasca, pur facendo parte dell'Isola bergamasca.
Geografia antropica
Urbanistica
La Bassa è caratterizzata da una vasta pianura, territorio che permette lo sviluppo di numerose aziende agricole. Le colture tipiche sono il granoturco e il frumento. La pianura è molto fertile grazie alla risorsa naturale dei fontanili e all'opera dell'uomo che ha scavato fossi e canali per distribuire in modo più uniforme l'acqua.
La costruzione tipica della zona è la cascina, alcune risalenti al tardo XIX secolo. Le città più antiche sono di origine romana, ma la maggior parte dei paesi è di origine medievale, visibili da caratteristiche comuni: un centro cittadino, costituito dalla piazza, solitamente di fronte alla parrocchia. Le vie si irradiano uniformemente dalla piazza centrale. All'esterno della città ci sono le cascine, circondate a loro volta da ettari di terreno.
Economia
Il comprensorio bassa bergamasca rappresenta un'area caratterizzata da forti trasformazioni socio-economiche che negli ultimi 20 anni stanno comportando modifiche radicali del territorio, che sta passando da forte vocazione industriale/artigianale a maggiore diversificazione produttiva: permangono industria e artigianato, ma compare anche la valorizzazione di produzioni agricole tipiche - melone di calvenzano, salame bergamasco e mozzarella di bufala.
Il territorio è attraversato dalla autostrada Brescia Milano A35 Brebemi con 5 caselli Calcio, Romano di Lombardia, Bariano, Caravaggio e Treviglio; dalle strade statali: 11, 42, 472, 498, 525, 591 e dalle strade provinciali: 98, 103, 104, 105, 122, 184, e 185.
Tra le più importanti opere in corso di progettazione abbiamo l'interconnessione Pedemontana BreBeMi, la quale partirà da Osio Sotto, per terminare nel comune di Treviglio.
È in fase progettuale il Raccordo tra BreBemi e Pedemontana, cioè un tratto autostradale tra Treviglio e Bergamo, di cui si occupa Autostrade Bergamasche S.p.A..
Ferrovie
Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, il territorio è attraversato dalle linee Milano-Venezia, Treviglio-Bergamo e Treviglio-Cremona. Treviglio e Caravaggio sono dotate entrambe di due stazioni. Per la prima città, esse sono Treviglio, sulla Milano-Venezia e che funge da capolinea per le linee dirette a Bergamo e a Cremona, e Treviglio Ovest, che si trova sulla Treviglio-Bergamo. Per quanto riguarda Caravaggio, le due stazioni sono: Caravaggio, sulla Treviglio-Cremona, e Vidalengo, sulla Milano-Venezia.
Sono quattro i ponti ferroviari presenti nel territorio della Bassa, tutti situati sulla Milano-Venezia: due sull'Adda, uno sul Serio ed uno sull'Oglio.
Aeroporti e porti
Scali di una certa importanza e prossimi alla Bassa Bergamasca sono quelli di:
^Prima Morengo faceva parte della diocesi di Cremona, mentre Arcene, Boltiere, Ciserano, Lurano, Pognano, Verdellino e Verdello dell'arcidiocesi di Milano
^Pagazzano faceva parte della diocesi di Pavia come exclave
^in particolare le frazioni di Cascate, Cascine San Pietro e Taranta
Fonti
^Zona 1, su diocesidicremona.it. URL consultato il 20 aprile 2020.
^punti di interesse, su bassabergamascaorientale.it. URL consultato il 16 aprile 2020.
^ Claudio Beretta, Dialetto di Crema (fenomeni fonetici), in Parlate e dialetti della Lombardia. Lessico comparato, Mondadori, 2003, pp. 30-32, ISBN9788804514756.