Béatrix Beck

Béatrix Beck (Villars-sur-Ollon, 30 luglio 1914Saint-Clair-sur-Epte, 30 novembre 2008) è stata una scrittrice belga naturalizzata francese.

Biografia

Nata in Svizzera, a Villars nel cantone di Vaud, era figlia del poeta e scrittore Christian Beck (di origini lettone e italiana) e di madre irlandese[1].
Era nata da pochi giorni quando la sua famiglia si trasferì in Francia a causa della guerra[1] dove conseguì un titolo di studio in diritto. Militò nelle file del partito comunista, dove conobbe lo studente Naum Szapiro, ebreo apolide[2], e lo sposò nel 1936. Dopo un mese dal loro matrimonio, la madre della Beck si tolse la vita[3].
Il 25 dicembre dello stesso anno, la coppia ebbe una figlia, Bernadette[4][5], che sarebbe poi diventata scrittrice e pittrice[1], a sua volta madre della scrittrice Béatrice Szapiro[6] nata dalla sua relazione con Jean-Edern Hallier.

Nel settembre 1939, suo marito si arruolò nelle forze armate francesi e morì in guerra nel 1940. Vedova, orfana e madre di una bimba, Béatrix si adattò a piccoli lavori per guadagnarsi la vita, compreso quello di operaia, donna di servizio, stenodattilografa[2] e modella per una scuola di disegno[7].

Nel 1948 pubblicò il suo primo romanzo, Barny. In seguito alla pubblicazione, nel 1950[7] André Gide la assunse come segretaria,[8] avendone egli conosciuto il padre e pubblicato le opere. Gide la spronò a parlare della sua vita, così Béatrix continuò la sua attività di scrittrice.

Il suo romanzo Léon Morin, vinse il Premio Goncourt[2] nel 1952. Dal libro fu tratto l'omonimo film di Jean-Pierre Melville, che fu affascinato dal contesto e dai personaggi del libro, e scelse come protagonista Jean-Paul Belmondo[2].

Nel 1955, dopo lunghe pratiche con l'amministrazione, fu naturalizzata francese.

Nel 1966 partì per gli Stati Uniti, dove insegnò nelle Università di Berkeley in California, e in Virginia. Insegnò anche nel Québec[7] e nell'Ontario. Al suo ritorno in Francia, nel 1977, riprese la pubblicazione di romanzi.

Nel 2000 dedicò il suo ultimo lavoro, La Petite Italie, alla figlia Bernadette Szapiro, deceduta nel 1999.

Affetta dal morbo di Parkinson, si ritirò in una casa di riposo a Saint-Clair-sur-Epte, dove si spense il 30 novembre 2008.[9]

Opere

  • Barny (Gallimard, 1948)
  • Une mort irrégulière (Gallimard, 1950)
  • Léon Morin, prêtre, Éditions Gallimard, 1952
  • Contes à l'enfant né coiffé (raccolta di racconti), Gallimard, 1953
  • Des accommodements avec le ciel, Gallimard, 1954
  • Le Muet, 1963
  • Cou coupé court toujours – riedito nel 2011, illustrazioni di Mélanie Delattre-Vogt Éditions du Chemin de fer, 1967
  • Mots couverts (poèmes-Verviers) Éditions du Chemin de fer, 1975
  • L'Épouvante l'émerveillement - riedito nel 2010, Éditions du Chemin de fer (riedito nel 2010)
  • Noli, Éditions du Chemin de fer, 1977 (riedito nel 2017)
  • La Décharge, Prix du Livre Inter, Le Sagittaire, 1979
  • Devancer la nuit, 1980
  • Josée dite Nancy, seguito da La Mer intérieure, 1981
  • La Grenouille d'encrier, 1983
  • Don Juan des forêts, 1983
  • L'Enfant Chat, Premio letterario Trente millions d'amis, 1984
  • La Prunelle des yeux, 1986
  • Stella Corfou, illustrazioni di Florence Reymond, Éditions du Chemin de fer, 1988 (riedito nel 2016)
  • Une, 1989
  • Grâce, 1990
  • Recensement, 1991
  • Une lilliputienne, 1993
  • Vulgaires Vies, 1994
  • Moi ou autres, 1994
  • Prénoms, 1996
  • L'Île dans une bassine d'eau, 1996
  • Plus loin, mais où, 1997
  • Confidences de gargouille, 1988
  • La Petite Italie, 2000
  • Guidée par le songe, 2001
  • Gide, Sartre et quelques autres, Éditions du Chemin de fer, 2012
  • Entre le marteau et l'écume, Éditions du Chemin de fer, 2013
  • La Double Réfraction du spath d'Islande, Éditions du Chemin de fer, 2014
  • L'Enfant qui cherchait la petite bête (racconti inediti), Éditions du Chemin de fer, 2015
  • Bribes, Éditions du Chemin de fer, 2016

Premi letterari

Filmografia

Cinema

Televisione

  • La déesse d'or - serie TV, 13 episodi (1961)
  • La grande collection - serie TV, episodio 1 (1991)

Note

  1. ^ a b c (FR) Pascal ORY, Dictionnaire des étrangers qui ont fait la France, Groupe Robert Laffont, 17 ottobre 2013, ISBN 9782221140161. URL consultato il 23 marzo 2018.
  2. ^ a b c d (FR) Bertrand Tessier, Jean-Pierre Melville: Le solitaire, Fayard, 2 novembre 2017, ISBN 9782213708119. URL consultato il 23 marzo 2018.
  3. ^ Les editions du Chemin de fer, L'épouvante l'émerveillement - Béatrice Beck -, su chemindefer.org. URL consultato il 24 marzo 2018.
  4. ^ (FR) Bernadette SZAPIRO | Académie française, su academie-francaise.fr. URL consultato il 24 marzo 2018.
  5. ^ (FR) lefigaro.fr, LES MORTS DEBOUT DANS LE ROC, in Le Figaro. URL consultato il 24 marzo 2018.
  6. ^ (FR) Jean-Pierre Thiollet, Carré d'art: Jules Barbey d'Aurevilly, Lord Byron, Salvador Dali, Jean-Edern Hallier, Anagramme éditions, 2008, ISBN 9782350351896. URL consultato il 23 marzo 2018.
  7. ^ a b c (FR) Béatrix Beck, romancière, su Le Monde.fr. URL consultato il 23 marzo 2018.
  8. ^ (FR) André Gide e Maria Van Rysselberghe, Correspondance (1899-1950), Editions Gallimard, 1º aprile 2016, ISBN 9782072668722. URL consultato il 23 marzo 2018.
  9. ^ «Béatrix Beck s'est éteinte» [archive] in Le Figaro del 30 novembre 2008
  10. ^ Béatrix Beck, auteure de "Léon Morin, prêtre", est morte, su lemonde.fr. URL consultato il 24 marzo 2018.
  11. ^ Pour l'ensemble de son oeuvre, su fondationprincepierre.mc. URL consultato il 24 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2018).
  12. ^ Béatrix Beck couronnée par le grand prix de Littérature, su next.liberation.fr. URL consultato il 24 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2018).
  13. ^ Béatrix BECK, su academie-francaise.fr. URL consultato il 24 marzo 2018.

Bibliografia

  • Introduzione a La Décharge, Parigi, Grasset et Fasquelles, coll. «Les Cahiers rouges», 1988.
  • Béatrix Beck, un génie malicieux, prefazione di Béatrice Szapiro, cronologia biografica di Valérie Marin La Meslée, éditions du Chemin de fer, 2012

Collegamenti esterni

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