Nato in una famiglia della piccola borghesia di Reims, Roger Caillois fece gli studi secondari nel liceo della sua città[1], dove ebbe come professore di storia-geografia Georges Bidault. Durante gli anni del liceo frequentò anche Roger Gilbert-Lecomte e il gruppo della rivista Le Grand Jeu.
Il suo incontro con la letterata argentina Victoria Ocampo doveva portarlo, nel luglio 1939, a lasciare la Francia per l'Argentina, dove restò per tutta la durata della guerra. Egli sostenne attivamente oltre-Atlantico la lotta contro il nazismo fondando la rivista "Les Lettres françaises" nel 1941, e l'istituto francese di Buenos Aires. Dal 1945 al 1946, fu anche il successore di Raymond Aron nella redazione di "La France Libre".
Di ritorno in Francia dopo la Liberazione, Roger Caillois doveva rinunciare ai suoi impegni politici per consacrarsi alla sua opera e alle sue attività letterarie. Diventato funzionario dell'UNESCO nel 1948, effettuò numerosi viaggi attraverso il mondo e contribuì a far scoprire al pubblico francese la letteratura latino-americana, lanciando presso Gallimard la collana "Croix du Sud". Nel 1952 fondò "Diogène", rivista a vocazione internazionale e pluridisciplinare che diresse sino alla morte con l'aiuto di Jean d'Ormesson.
La sua opera, che deve molto all'esplorazione dei mondi poetici dell'immaginario e del fantastico, costituisce un apporto essenziale e perfettamente originale alla critica letteraria e alle scienze umane del XX secolo. Possiamo ricordare Le Rocher de Sisyphe, Puissance du roman, Babel, Poétique de Saint-John-Perse, L'Incertitude qui vient des rêves, Les Jeux et les Hommes, Puissances du rêve, Au coeur du fantastique, Anthologie du fantastique, La Pieuvre, Essais sur la logique de l'imaginaire, Approches de l'imaginaire, Le Fleuve Alphée, ma i molti suoi testi sono ripetuti e ripresi più volte, quasi a voler ricreare quella vertigine di cui ha spesso parlato.
Carlo Ginzburg, in un suo testo intitolato Mitologia germanica e nazismo. Su un vecchio libro di Georges Dumézil, incluso nel libro Miti emblemi spie. Morfologia e storia, sottolinea come i temi trattati da Callois e Bataille al Collège de sociologie presentassero, e presentino, "un atteggiamento estremamente ambiguo nei confronti delle ideologie fasciste e naziste".[N 2]
Sempre da quanto presentato da Ginzburg nel medesimo testo, Alexandre Kojève, "che pure tenne una conferenza al Collège su «Les conceptions hégéliennes», aveva osservato ironicamente che il programma di Bataille e Caillois era paragonabile al tentativo di un prestigiatore di credere alla magia attraverso i propri trucchi"[7]. Anche Walter Benjamin, "ascoltatore assiduo delle conferenze del Collège"[N 2], nella conclusione della recensione a L'aridité di Caillois scrive: «È triste vedere come un'ampia corrente limacciosa sia alimentata da fonti situate ad una notevole altitudine».[7]
Opere
Procès intellectuel de l'art (exposé des motifs), Marseille: Les Cahiers du Sud, 1935
Le Roman policier, ou Comment l'intelligence se retire du monde pour se consacrer a ses jeux et comment la société introduit ses problèmes dans ceux-ci, Buenos Aires: Éditions des lettres françaises, 1941
Puissances du roman, Marseille: Sagittaire, 1942
La forza del romanzo, Palermo: Sellerio, 1980
La Communion des forts, études sociologiques, Marseille: Sagittaire, 1944
La comunione dei forti, a cura di Marco Brunazzi, Torino: Bollati Boringhieri, 2007
Les Impostures de la poésie, Paris: Gallimard, 1945
Vocabolario estetico, in Babele, Genova: Marietti, 1983,
Babel. Orgueil, confusion et ruine de la littérature, Paris: Gallimard, 1948
Babele, prefazione del 1978, e postfazione di Marguerite Yourcenar, Genova: Marietti, 1983
Description du marxisme, Paris: Gallimard, 1950
Descrizione del marxismo, Roma: Associazione italiana per la libertà della cultura, 1954
Quatre essais de sociologie contemporaine, Paris: Perrin, 1951
La vertigine della guerra, introduzione di Sergio Cotta, Roma: EL, 1990; con introduzione di Umberto Curi, Troina (EN): Oasi, 2002
L'Incertitude qui vient des rêves, Paris: Gallimard, 1956
Il deserto del sogno (con in appendice Dalla fiaba alla fantascienza), Milano: Nuova accademia, 1964; **L'incertezza dei sogni, introduzione di Guido Almansi Milano: Feltrinelli, 1983
Art poétique. Commentaires. Préface aux poésies. L'Énigme et l'image, seguito da traduzioni di Vajasameyi Samhita (XXIII, 45-62) di Louis Renou, di Heidreksmal e di Sonatorrek, di Pierre Renauld, Paris: Gallimard, 1958
Arte poetica, preambolo di Adriano Marchetti, Rimini: Panozzo, 2008
Les Jeux et les hommes: le masque et le vertige, Paris: Gallimard, 1958
Cohérences aventureuses (Esthétique généralisée, Au coeur du fantastique, La Dissymétrie), Paris: Gallimard, 1976
Le Champ des signes: récurrences dérobées, aperçu sur l'unité et la continuité du monde physique, intellectuel et imaginaire, ou premiers éléments d'une poétique généralisée, Paris: Hermann, 1978
Ricorrenze nascoste, Palermo: Sellerio, 1986
Le Fleuve Alphée, Paris: Gallimard, 1978
Il fiume Alfeo, con un'intervista di Héctor Bianciotti, Palermo: Sellerio, 1980
Rencontres, Paris: Presses Universitaires de France, 1978
Trois leçons des Ténèbres, Montpellier: Fata Morgana, 1978
Tre lezioni delle tenebre, Lavagna (GE): Zona, 1998
Edizioni postume
Chroniques de Babel, Paris: Denoël-Gonthier, 1981
La Nécessité d'esprit, Paris: Gallimard, 1981
Espace américain, Montpellier: Fata Morgana, 1983
Spazio americano, con saggi introduttivi di Vanni Blengino e Annamaria Laserra, Troina (EN): Città Aperta, 1983
La Lumière des songes, Montpellier: Fata Morgana, 1984 (illustrato da Pierre Alechinsky)
Apprentissages de Paris, Montpellier. Fata Morgana, 1984
Parigi: un apprendistato, Palermo: Edizioni di passaggio, 2012
L'Aile froide, Montpellier: Fata Morgana, 1989 (illustrato da Patrice Vermeille)
Naissance de Lucifer, Montpellier: Fata Morgana, 1992 (illustrato da Benedicte Caillot)
Nascita di Lucifero, Milano: Medusa, 2002
La Chute des corps, Montpellier: Fata Morgana, 1995 (illustrato da Jean-Louis Beaudonnet)
Petit guide du XV arrondissement à l'usage des fantômes, Montpellier: Fata Morgana, 1995 (illustrato da Gérard Titus-Carmel)
Images du labyrinthe, a cura di Stéphane Massonet, Paris: Gallimard, 2008 (raccolta di testi 1933-1978)
Jorge Luis Borges, Montpellier: Fata Morgana, 2009 (illustrato da Antonio Segui)
Mauss, Valéry, Paulhan, Montpellier: Fata Morgana, 2016 (con incisioni di Pierre Alechinsky)
Êtres de crépuscule, Montpellier: Fata Morgana, 2016
Aveu du nocturne, a cura di Stéphane Massonet, Montpellier: Fata Morgana, 2018 (illustrato da Nathalie Bourdreux)
Mise au net, traduzione (con Yvette Cottier) di poesie di Octavio Paz (Pasado en claro, 1975), Paris: Gallimard, 1977
Approches de la poésie: les impostures de la poésie, aventure de la poésie moderne, art poétique, reconnaissance à Saint-John Perse, résumé sur la poésie, ouverture, Paris: Gallimard, 1978
Carteggi
con Jean Paulhan, Correspondance 1934-1967, a cura di Odile Felgine e Claude-Pierre Perez, Paris: Gallimard, 1991
con Saint-John Perse, Correspondance 1942-1975, a cura di Joëlle Gardes Tamine, Paris: Gallimard, 1996
con Victoria Ocampo, Correspondance 1939-1978, a cura di Odile Felgine con la collaborazione di Laura Ayerza De Castilho e Juan Álvarez Márquez, Paris: Stock, 1997
^ab«Nel 1937 nacque a Parigi il Collège de sociologie, singolarissimo innesto di temi maussiani su un'istituzione che, al di la dei richiami espliciti ai gruppi d'avanguardia (dada, surrealisti) si proponeva di resuscitare una società segreta o un ordine religioso. Ma più che di temi maussiani si può parlare di temi duméziliani. Uno dei principali animatori del Collège, Roger Caillois (l'altro era Georges Bataille) era allora in strettissimi rapporti di collaborazione e d'amicizia con Dumézil. Alle ricerche ancora inedite di Dumézil s'ispiravano vari contributi di Caillois all'attività del Collège, poi raccolti nel volume L'homme et le sacré, terzo di una collezione che era stata aperta da Mythes et Dieux des Germains.» (da Miti emblemi spie. Morfologia e storia, pag.229, Carlo Ginzburg, Einaudi, 1986, n.ed. 2000)
^ab«Si riconoscono facilmente i temi delle ricerche di Dumézil, tradotti nelle preoccupazioni (o ossessioni) che dominavano i protagonisti del Collége, Bataille e Caillois. Schematizzando potremmo dire che per Bataile era il nesso tra la morte (e la sessualità) e il sacro, per Caillois quello tra il sacro e il potere. In entrambi, questi temi, implicavano un atteggiamento estremamente ambiguo nei confronti delle ideologie fasciste e naziste» e «Le divagazioni di Caillois su una comunitàaristocratica composta da individui spietati, tirannici, pronti ad affrontare i rigori di un'imminente età glaciale che avrebbe provocato una selezione implacabile, avevano un suono ancora più equivoco. Le connotazioni fascistizzanti di questi discorsi furono prontamente segnalate da critici di sinistra, socialisti e comunisti, nonché da un ascoltatore assiduo delle conferenze del Collège come Walter Benjamin» (da Miti emblemi spie. Morfologia e storia, pag.230)