Louis Calaferte (Torino, 14 luglio 1928 – Digione, 2 maggio 1994) è stato uno scrittore italiano naturalizzato francese.
Biografia
Louis Calaferte nasce a Torino il 14 luglio 1928[1].
Emigrato giovanissimo in Francia, prima a Lione e poi a Parigi, compie gli studi da autodidatta e, notato dallo scrittore Joseph Kessel e dall'editore René Julliard, esordisce nel 1952 con il romanzo Requiem des innocents che riscuote un buon successo bissato l'anno seguente con la seconda opera Partage des vivants[2].
Impiega 5 anni per terminare la sua terza fatica, Settentrione, summa autobiografica del suo pensiero, che, uscito nel 1963, viene ritirato per oscenità e ripubblicato solo nel 1984 e tradotto in italiano nel 2006[3].
Impiegato presso l'Office de Radiodiffusion Télévision Française fino al 1974, nel corso della sua carriera si dedica anche al teatro, alla saggistica e alla poesia e riceve nel 1992 il Grand Prix national des lettres[4].
Muore a 65 anni il 2 maggio 1994 a Digione[5].
Opere tradotte in italiano
- La meccanica delle donne (La mécanique des femmes, 1992), Milano, ES, 1994 traduzione di Giulio Coppi ISBN 88-85357-82-2.
- Settentrione[6] (Septentrion, 1963), Vicenza, Neri Pozza, 2006 traduzione di Francesco Bruno ISBN 88-545-0137-9.
Filmografia
Premi e riconoscimenti
Note
- ^ (FR) Pagina dedicata allo scrittore, su babelio.com. URL consultato l'8 aprile 2019.
- ^ (EN) James Kirkup, Obituary: Louis Calaferte, su independent.co.uk, 5 maggio 1994. URL consultato l'8 aprile 2019.
- ^ Paolo Bianchi, Calaferte, tornano le passioni censurate, su ilgiornale.it, 17 novembre 2006. URL consultato l'8 aprile 2019.
- ^ Grand prix national des Lettres, su revolvy.com. URL consultato l'11 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2020).
- ^ É morto Louis Calaferte, su ricerca.repubblica.it, 3 maggio 1994. URL consultato l'8 aprile 2019.
- ^ Leyla Lenzi, Recensione, su mangialibri.com. URL consultato l'8 aprile 2019.
Collegamenti esterni