Nelle sue opere ha colto con suggestivo lirismo personaggi e ambienti della provincia francese: L'uomo della segheria (L'homme de la sciene, 1943), Il paese dove non si arriva mai (Le pays où l'on n'arrive jamais, 1955, con cui ottenne il Prix Femina), Il cielo del sobborgo (Le ciel du faubourg, 1957).
André Dhôtel trascorre i primi sei anni della vita nel paese natale di Attigny, nelle Ardenne. Scriverà i ricordi di questo periodo in Un jour viendra, nel 1972. Nel 1907, il padre è nominato banditore d'asta a Autun e si trasferisce con la famiglia. Ma André torna sempre dai nonni nelle Ardenne e non si lega a Autun. Dopo i primi studi, va a frequentare il liceo Sainte-Barbe a Parigi.
Nominato sorvegliante da novembre 1918 a Sainte-Barbe, in compagnia del futuro chansonnier Raymond Souplex, prepara nello stesso tempo una licenza di filosofia. Effettua il servizio militare dal 1920 al 1923, con gli scrittori Georges Limbour, Roger Vitrac e Marcel Arland. Con quest'ultimo fonda nel 1921 la rivista Aventure e pubblica l'unico numero della rivista Dès.
Le lacune di effettivi, dovute alla prima guerra mondiale, portano il giovane ad essere nominato professore all' Istituto superiore di studi francesi di Atene nel 1924; scopre così la Grecia e le sue isole durante i suoi quattro anni all' Istituto francese di Atene. Nei suoi romanzi posteriori non è raro trovare personaggi greci o espressioni filoelleniche. Al mondo ellenico ha dedicato quattro romanzi: Ce lieu deshérité, 1949, Ma chère âme, 1961, L'île de la Croix d'Or, 1979, Lorsque tu reviendras, 1986.
Rientrato in Francia, prende servizio al collegio di Béthune nel 1928 e pubblica i primi testi poetici. Nel 1930 esce Campements, suo primo romanzo, e si sposa nel 1932 con Suzanne Laurent. Il loro figlio François nasce nel 1933. Tuttavia la sua carriera letteraria ristagna. Dal 1930 al 1940, lo scrittore è rifiutato dai principali editori. A ciò si uniscono altri dispiaceri inerenti l'insegnamento, sicché André Dhôtel si ammala di depressione. Si ristabilisce tuttavia, e nel 1940, allo scoppio della guerra, è per qualche tempo mobilitato.
D’un monde inconnu, ill. di Daniel Nadaud, Saint-Clément-de-Rivière, Fata Morgana, 2012.
Poemi
Le Petit Livre clair, Arras, Le Rouge et le noir, 1928;
La Chronique fabuleuse, Parigi, Mercure de France, 1960;
La Vie passagère, Parigi, Phébus, 1978.
Poèmes comme ça, Cognac, Le Temps qu’il fait, 2000 (prefazione di Jean-Claude Pirotte).
Saggi
L'œuvre logique de Rimbaud, Mézières, Éditions de la Société des écrivains ardennais, 1933.
Rimbaud et la révolte moderne, Parigi, nrf Gallimard, 1951.
Saint Benoit-Joseph Labre, Parigi, Éditions Plon, 1957.
Le Roman de Jean-Jacques, Parigi, Éditions du Sud, 1962.
La vie de Rimbaud, Parigi, Éditions du Sud, 1965.
Nord-Flandre Artiois-Picardie, testo di André Dhôtel, fotografie di Jacques Fronval, Christian de Rudder, Alain Perceval, Jacques Verroust, série Tourisme en France nr 17, Parigi, Éditions SUN, 1971.
Jean Follain, série Poètes d'aujourd'hui nr 49, Parigi, Éditions Pierre Seghers, 1972.
Interviste
L'École buissonnière, interviste con Jérôme Garcin, Parigi, P. Horay, 1984.
Prefazioni e postfazioni
Edmond Dauchot, Ardenne bien aimée, prefazione d'André Dhôtel, Parigi-Gembloux, J. Duculot, 1976.
René Hénoumont, Edmond Dauchot: le photographe de l'Ardenne d'autrefois, introduzione di Georges Vercheval, con una testimonianza di René Henoumont e una postfazione d'André Dhôtel, Tournai, La Renaissance du Livre, 2000,