Le origini della divisione risalgono alla omonima brigata di fanteria costituita nel 1859 allorché, in occasione dell'annessione della Lombardia al Regno Sardo, venne decretata la costituzione di sei nuove brigate. Il 29 agosto di quell'anno, con Decreto Reale vennero ricostituiti i quattro reggimenti, sciolti nel 1849 (19º, 20º, 21º, 22º) e le unità ordinate in brigata, secondo le tradizioni dell'Esercito piemontese, assunsero i nomi di due città italiane, con il 19° e il 20º che andarono a costituire la Brigata "Brescia" mentre il 21º e 22º reggimento fanteria costituirono la brigata "Cremona", in onore della città di Cremona che il 19 marzo 1849 aveva dimostrato il suo anelito alla libertà insorgendo in armi contro gli austriaci.
La Brigata "Cremona" ufficialmente venne costituita il 1º novembre 1859 con sede a Genova, dove verranno benedette e consegnate ai due reggimenti le bandiere di guerra. La brigata prese parte alla campagna di repressione del brigantaggio postunitario dal 1860 per un decennio e combatté nella terza guerra d'indipendenza nel (1866). Sciolta nel 1871, come tutte le unità permanenti, venne ricostituita nel 1881 con gli stessi reggimenti 21º e 22º.
Prima guerra mondiale
La brigata prese parte alla prima guerra mondiale e tra il 1915 ed il 1916 venne schierata in linea fra Monfalcone e Gorizia inquadrata nella 3ª armata italiana. Il 10 novembre 1917 durante il ripiegamento verso il Piave si fuse con la Brigata "Tortona" ma il 22 dello stesso mese all'unità venne riassegnato il nome di "Cremona". La brigata partecipò nel 1918 ai combattimenti vittoriosi sul Monte Grappa.
Tra le due guerre
In esecuzione della legge 11 marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito che prevede la costituzione delle brigate su tre Reggimenti, ha inquadrato oltre al 21º e 22º Reggimento anche l'88º Reggimento fanteria "Friuli" e venne trasformata in XX Brigata fanteria di linea. Nel 1926 la Brigata, unitamente al 7º Reggimento artiglieria entrò a far parte della 28ª Divisione Militare Territoriale di Livorno. Nel 1934, tale unità prese il nome di 20ª Divisione fanteria "Curtatone e Montanara".
Seconda guerra mondiale
Nel 1939, con il 21º, il 22º Reggimento di Fanteria e il 7º Reggimento di artiglieria prese il nome di Divisione fanteria "Cremona". Successivamente venne aggregata alla divisione la 90ª Legione CC.NN. d'assalto Legione CC.NN. d'assalto.
All'entrata in guerra dell'Italia nel secondo conflitto mondiale, la divisione, inquadrata nel XV Corpo d'armata la divisione è stata impiegata nel 1940, dislocata in seconda schiera nei pressi di Ventimiglia sul fronte francese senza prendere parte attiva alle operazioni. Nel mese di febbraio del 1941, la Divisione ricevette ordine di trasferimento in Sardegna destinata alla difesa mobile dell'isola. All fine del 1942, a causa dello sbarco alleato in Algeria e Tunisia, nel mese di novembre si spostò in Corsica, alle dipendenze del VII Corpo d'armata, con compiti di presidio e difesa del territorio.
A seguito dell'armistizio la divisione si oppose vittoriosamente contro le truppe tedesche stanziate nell'isola partecipando alle operazioni per la liberazione dell'isola dai tedeschi, combattendo, con i suoi reparti, dal 9 settembre al 4 ottobre, a Zonza, nella stretta di San Polo, a Quenza, Levie, Ponte Sorbolo e in Val di Golo.
Nel corso della seconda guerra mondiale al comando della divisione si sono avvicendati :
Trasferita di nuovo in Sardegna, trasformata la 90ª Legione in 321º reggimento fanteria "Cremona", dopo aver operato nella guerra di Liberazione inizialmente nell'isola, nel 1944, nuovamente ridotta a due reggimenti di fanteria ed uno d'artiglieria fece rientro sul continente inquadrando anche il 144º battaglione misto genio pionieri e trasmettitori, riarmata ed equipaggiata con materiale britannico, trasformandosi in gruppo di combattimento "Cremona", costituitosi ad Altavilla Irpina, agli ordini del GeneraleClemente Primieri, con i reggimenti 21º e 22º fanteria e 7º artiglieria.
In linea dal 12 gennaio inquadrata nell'8ª armata britannica a fianco di unità canadesi e una formazione partigiana, la 28ª Brigata Garibaldi "Mario Gordini", essa stessa integrata negli organici con combattenti provenienti da disciolte formazioni partigiane[3], combattendo sul fronte del Po, liberando Torre di Primaro il 3 marzo 1945;[4] nel corso dei combattimenti, iniziati il giorno precedente, le perdite del Gruppo furono di 13 morti e 98 feriti. Dopo aver forzato il torrenteSenio e conquistato Alfonsine, il Gruppo, superato il fiumeSanterno avanzò verso nord liberando Adria, Cavarzere, Chioggia e Mestre, giungendo la sera del 25 aprile 1945 a Venezia. Su questo fronte si distinse per valore e audacia il capitano Luigi Giorgi, due volte decorato con la medaglia d'oro al valor militare. Le perdite subite nell'intera campagna ammontarono a 178 morti, 605 feriti, 80 dispersi.[4]
Il 15 ottobre 1945 la grande unità riassunse il nome di Divisione di fanteria "Cremona" con quartier generale a Torino,[5] che, entrata a far parte dell'Esercito Italiano, venne schierata con tutti i suoi reparti in Piemonte e, nel periodo della guerra fredda, in caso di un ipotetico conflitto con il patto di Varsavia aveva il compito di proteggere le zone industriali di Torino e del Piemonte.
^Si trattava dei 360 gappisti garibaldini della 28ª Brigata “Mario Gordini”, comandata dal tenente Arrigo Boldrini “Bulow”, decorato di medaglia d’oro personalmente dal generale Harold Alexander: F. Botti e V. Ilari, Il pensiero militare italiano dal primo al secondo dopoguerra (1919-1949), Roma, Ufficio storico SME, p. 401.