Yves Leterme, è nato a Wervik, al confine tra Francia e Belgio, da padre vallone e madre fiamminga. È cresciuto in un ambiente bilingue, anche se egli stesso ha ammesso le sue lacune in francese. Trascorse la sua infanzia nel vicino villaggio di Zillebeke, un quartiere di Ypres. Ha cominciato la sua carriera professionale dal 1987 al 1989 come uditore presso la Corte dei Conti.
Cristiano-democratico, iniziò la carriera politica nella sua provincia di origine delle Fiandre Occidentali, prima d'essere eletto nel Parlamento federale nel 1999, all'interno dell'opposizione. Il suo partito restò all'opposizione anche dopo le elezioni del 2003 e Leterme ne prese la direzione. Nel 2004, dopo la vittoria nelle elezioni regionali, divenne ministro-presidente e ministro dell'Agricoltura e della Pesca della regione fiamminga, guidando una coalizione che raggruppava anche i socialisti, i liberali e la Nuova Alleanza Fiamminga, un partito indipendentista delle Fiandre.
Nel giugno 2007 vinse le elezioni legislative federali. Figura emblematica nelle Fiandre, suscitò polemiche durante la campagna elettorale per una serie d'interventi di natura comunitaria al limite del razzismo e dell'istituzionale, molto criticati nel Belgio francofono.
Dopo un breve giro di informazioni, ha formato il nuovo governo fiammingo. Dal 22 luglio 2004 al 26 luglio 2007 Leterme è stato ministro presidente delle Fiandre. Jo Vandeurzen gli è succeduto come nuovo presidente della CD&V. Diventò popolare come primo ministro con lo slogan "buon governo". Domenica 6 maggio 2007, annunciò che avrebbe stilato la lista del senato del suo partito per le elezioni federali come leader del partito. Il 10 giugno 2007, in qualità di leader di lista CD&V per il Senato, ha ottenuto una vittoria con 796.521 voti di preferenza.
Il 26 giugno 2007, Leterme si è dimesso da primo ministro del governo fiammingo e, in qualità di senatore, ha aspettato la formazione di un nuovo governo federale, nonostante le precedenti promesse di servire il suo mandato come primo ministro. Kris Peeters, che non è stato eletto durante le recenti elezioni fiamminghe, gli è succeduto come ministro presidente fiammingo.
Il discorso di Yves Leterne affascinò numerosi elettori e il suo partito la CD&V, alleato al partito fiammingo N-VA, vinse a mani basse le elezioni conquistando numerosi seggi sia alla Camera dei rappresentanti che al Senato. Yves Leterme, candidato al Senato, ottenne da solo 796.521 voti di preferenza.
Il 15 luglio 2007 re Alberto II affidò a Yves Leterme l'incarico di formare il governo. Il 23 agosto 2007, Yves Leterme rinunciò all'incarico e il re accettò le sue dimissioni; il 1º dicembre 2007 fu nominato Vice primo ministro, Ministro del Bilancio, della Mobilità e delle Riforme Istituzionali (quest'ultimo incarico insieme al francofono Didier Reynders) nel governo Verhofstadt III, formato provvisoriamente in attesa di trovare un accordo tra i diversi partiti belgi e in particolare tra francofoni e fiamminghi.
Il 20 marzo 2008, come previsto, egli divenne il 47º Primo Ministro belga e formò un governo basato su una coalizione pentapartito chiamata coalizione armena perché richiamava i colori della bandiera armena: arancione (colore della famiglia cristiano-democratica della CD&V nederlandofona e del CDH francofono), il blu (colore della famiglia liberale del VLD nederlandofono e del MR francofono) e il rosso (colore della famiglia socialista rappresentato qui unicamente dal PS francofono). A questa coalizione è stato dato anche il nome di coalizione lilla (arancione-blu con una sfumatura di rosso).
Yves Leterme si è dimesso dal suo incarico il 22 dicembre 2008 e re Alberto II ha nominato suo successore Herman Van Rompuy il 30 dicembre 2008. A seguito delle dimissioni di Van Rompuy dovute alla sua designazione a Presidente permanente del Consiglio europeo, Leterme è tornato, il 25 novembre 2009 a ricoprire la carica di Primo Ministro del Belgio fino alle nuove dimissioni, rassegnate il 22 aprile 2010, a seguito del conflitto tra i partiti che esprimono la popolazione di lingua fiamminga e francofona[3].
A seguito delle elezioni parlamentari del 2010, e della vittoria a seconda della zona del Paese di laburisti e secessionisti di Bart De Wever, i negoziati per la formazione di un'altra coalizione di Governo sono stati molto complicati, ciò a tal punto da non riuscire per mesi a trovare un successore a Leterme. È per questo che sono nominati vari osservatori che, dopo l'annuncio di De Wever di interrompere i colloqui con i laburisti il 4 ottobre 2010, sono licenziati dal Re Alberto II del Belgio e Yves Leterme è nominato per la terza volta dal sovrano Primo ministro del Belgio ad interim, fino al 2011, per attuare riforme economiche che mettano in salvo il Paese nel concomitante periodo di crisi mondiale.
Il 6 dicembre 2011 la presidenza del consiglio è passata a Elio Di Rupo.
Dal 2011
Nel settembre 2016 ha volontariamente unito un comitato di esperti per lo sviluppo sostenibile all'interno del gruppo Volkswagen.[4]
Controversie
Il 17 agosto 2006 durante un'intervista al quotidiano francese Liberation, dice, sui francofoni che vivono nei comuni con servizi a facilità linguistica «Inizialmente, l'idea era che molti oratori francesi si sarebbero adattati alla nuova realtà linguistica. Ma a quanto pare i francofoni non sono intellettualmente in grado di imparare l'olandese.»
Il presidente del Partito Socialista, Elio Di Rupo, ha ritenuto queste dichiarazioni essere un insulto per i francesi nella periferia di Bruxelles e, probabilmente, essersi trattato di un errore di traduzione o di un uso improprio del linguaggio francese. Isabelle Durant, segretario federale del partito Ecolo, affermato che Yves Leterme "non sia difficilmente distinguibile dal Vlaams Belang. Diversi politici della Bruxelles di lingua olandese hanno protestato contro queste affermazioni, tra cui Pascal Smet (ministro della sp.a), Guy Vanhengel (ministro VLD), Georges De Lieve Smul e Lieve Lippens (della CD&V come Yves Leterme). Gli editorialisti della stampa francese hanno mostrato la loro disapprovazione, mentre quelli della stampa olandese hanno mostrato generalmente di essere meno indignati, alcuni hanno definito ironica l'intervista.
Il 21 luglio 2007 mentre è impegnato a cercare di formare il governo, canta la Marsigliese, l'inno nazionale francese, quando un giornalista gli ha chiesto di cantare su RTBFLa Brabançonne ha suscitato numerose reazioni nella classe politica.