Nella stagione 1981-1982 in Coppa del Mondo conquistò tre vittorie, tra le quali nuovamente Kitzbühel (16 gennaio) e Garmisch-Partenkirchen (13 febbraio), e vinse la Coppa di specialità ottenendo gli stessi Peter Müller, ma migliori piazzamenti complessivi; nello stesso anno ai Mondiali di Schladming 1982 si classificò 9º. Il 20 gennaio 1984 conquistò l'ultima vittoria, nonché ultimo podio, in Coppa del Mondo, nuovamente a Garmisch-Partenkirchen; ai successivi XIV Giochi olimpici invernali di Sarajevo 1984, sua ultima presenza olimpica, dopo aver portato la bandiera olimpica durante la cerimonia di apertura[1] si classificò all'8º posto. L'ultimo piazzamento della sua attività agonistica fu il 5º posto ottenuto nella discesa libera di Coppa del Mondo disputata a Whistler l'11 marzo dello stesso anno.
Bilancio della carriera
Agli inizi degli anni 1980 fu uno dei pochi discesisti in grado di inserirsi al vertice della classifica di specialità dominata dalla forte squadra austriaca, di cui faceva parte tra l'altro Franz Klammer. Fece parte assieme ai connazionali Dave Irwin, Ken Read e Dave Murray dei cosiddetti Crazy Canucks, specialisti della discesa libera celebri per la spregiudicatezza e il coraggio con il quale affrontavano le piste.
«Steve Podborski ha iniziato a sciare all'età di tre anni. A sedici anni è entrato a far parte della Nazionale e finora ha vinto sette gare di Coppa del Mondo. Nel 1981-82 è diventato il primo giocatore nordamericano a vincere la Coppa del Mondo di sci alpino e nel 1980 ha vinto la medaglia di bronzo nelle olimpiadi di Lake Placid. Con la sua modestia, il buonumore e le abilità linguistiche ha anche ottenuto il titolo di ambasciatore speciale del Canada dentro e fuori le piste.» — nominato il 20 dicembre 1982, investito il 20 aprile 1983[3]