La torcia olimpica è il mezzo di trasporto della fiamma olimpica durante la staffetta che la porta dal luogo dell'accensione (di solito Olimpia), al luogo di celebrazione dell'olimpiade.[1]
Storia e caratteristiche
Dalla XI Olimpiade (Berlino1936), il comitato organizzatore realizza una torcia dal design originale che viene poi utilizzata per tutto lo svolgimento del viaggio della fiamma, fino all'accensione del braciere finale.
Viene solitamente realizzata dal comitato organizzatore dei giochi olimpici in corso con un design originale e differente dalle edizioni precedenti, che rappresenti lo spirito e le caratteristiche dei giochi in corso, oltre che rappresentare il design e il gusto del paese ospitante delle olimpiadi.
Alcune, come quelle di Albertville 1992 e Torino 2006, sono state progettate da famosi designer industriali. Queste torce sono state però meno popolari rispetto a quelle con disegni più classici: la torcia di Torino, in particolare, è stata criticata per essere troppo pesante per i corridori.
La torcia per le Olimpiadi di Londra del 1948 fu progettata dall'architetto Ralph Lavers. Il suo design classico con un lungo manico ricoperto da una ciotola cilindrica è riapparso in molti disegni di torce successive. La torcia utilizzata per il tratto finale allo stadio e l'accensione del braciere spesso è di un design diverso. Questa torcia infatti non ha la necessità di durare per una lunga distanza o di resistenza agli agenti atmosferici come le altre torce, ma piuttosto deve avere una fiamma spettacolare per la cerimonia di apertura. Alle Olimpiadi di Melbourne del 1956, il magnesio/alluminio nel carburante utilizzato per la torcia finale la rese certamente spettacolare la fiamma, la quale però riuscì a ferire il suo titolare. I tedofori furono bruciati anche dalla torcia a combustibile solido in Messico1968. Il carburante utilizzato per la torcia è variato nel tempo. Le prime torce utilizzavano combustibili solidi o liquidi, tra cui l'olio d'oliva. Per una fiamma particolarmente brillante, sono stati utilizzati anche composti pirotecnici e metalli. Dai Giochi di Monaco del 1972, la maggior parte delle torce ha invece usato un gas liquefatto come propilene o una miscela di propano/butano. Questi sono facilmente controllabili e danno una fiamma luminosa e vivace. Il numero di torce usate per un'olimpiade è diverso, per esempio, 22 per Helsinki1952, 6 200 per Mosca1980 e 8 000 per Londra2012. In transito, la fiamma a volte viaggia in aereo. È usata una versione di sicurezza, la cosiddetta lampada del minatore.
Queste lampade sono utilizzate anche durante la staffetta, come sostitute nel caso in cui la torcia principale si spegnesse. Più volte la torcia è stata fatta passare anche attraverso l'acqua: a Grenoble1968 è stata condotta attraverso il porto di Marsiglia da un subacqueo tenendolo in alto sopra l'acqua. Nel 2000 un chiarore subacqueo è stato utilizzato da un subacqueo attraverso la Barriera corallina in rotta verso i Giochi di Sydney. Nel 2012 è stata trasportata in barca attraverso porto di Bristol, nel Regno Unito, e sulla parte anteriore di un treno della metropolitana di Londra a Wimbledon.
La torcia dell'edizione britannica è stata progettata da Edward Barber e Jay Osgerby. Nonostante una risposta profondamente cinica al logo e mascotte dei Giochi di Londra, questo design della torcia sembra essere stato ben accolto nel Regno Unito ed a livello internazionale (seppur con discrete critiche, che sono valse alla torcia il soprannome di "grattugia").