Alle SFSS nel corso degli anni si succederanno varie amministrazioni: l'impianto passò infatti alle Ferrovie Complementari della Sardegna nel 1921, a cui seguiranno le Strade Ferrate Sarde nel 1941, le Ferrovie della Sardegna nel 1989 (poi ARST Gestione FdS dal 2008) e l'ARST nel 2010[2]. Nell'ultima parte del secolo inoltre lo scalo di Mamuntanas, che presentava originariamente caratteristiche di stazione[2], fu riconvertito a semplice fermata con la rimozione del binario di incrocio presente sino ad allora nell'impianto.
Strutture e impianti
La fermata di Mamuntanas è dotata di un solo binario a scartamento ridotto (950 mm)[2], servito da una banchina. Tuttavia l'impianto fu a lungo configurato come stazione, essendo stato provvisto sino a fine Novecento di un binario di incrocio[2].
Vari gli edifici presenti nell'impianto: il principale è il fabbricato viaggiatori, il cui corpo principale richiama le linee delle case cantoniere presenti lungo la linea: si tratta di un edificio a pianta rettangolare avente una singola luce sul lato binari e due piani di sviluppo più il tetto a falde, a cui si aggiungono due ali estese su un singolo piano. A pochi metri di distanza si trova il piccolo fabbricato delle ritirate, mentre ad est dei binari è presente un ulteriore edificio di servizio.
Lo scalo è impresenziato.
Movimento
La fermata è servita dai treni dell'ARST in esercizio lungo la Sassari-Alghero, che consentono principalmente il collegamento con le due città capolinea e con Olmedo[3].
Servizi
La fermata è dotata di una piccola sala d'attesa[2], disponibili in passato anche le ritirate, poi chiuse al pubblico.
Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN88-85909-31-0.
Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.