Il Regno d'Olanda fu uno stato fantoccio dell'impero francese di Napoleone Bonaparte esistito per soli 4 anni. Napoleone affidò la corona d'Olanda al fratello Luigi, il quale abdicò in una situazione molto compromessa a favore del figlio che regnò per soli 9 giorni.
Principi Sovrani delle Province Unite, Orange-Nassau (1813-1815)
In seguito alla Restaurazione le Province Unite tornarono una nazione indipendente guidata dalla casata di Orange-Nassau. Il Congresso di Vienna stabilì la loro unione con il futuro Belgio, e lo stato fu ribattezzato Regno dei Paesi Bassi.
Nel 1830 ebbe luogo la rivoluzione belga che portò all'indipendenza del Belgio, tuttavia il sovrano dei Paesi Bassi continuò a reclamare la sovranità sul Belgio fino a quando accettò il Trattato dei XXIV articoli (19 aprile 1839). In seguito a questo trattato perse anche parte del Lussemburgo e del Limburgo.
Nel Regno dei Paesi Bassi il passaggio della corona ad una donna era consentito in assenza di eredi maschi del defunto sovrano, viceversa nel Granducato del Lussemburgo era in vigore la legge salica (poi modificata in legge semi-salica) che non consente l'accesso al trono alle donne, pertanto Guglielmina poté ascendere al trono dei Paesi Bassi ma non a quello del Lussemburgo, che passò nelle mani del parente maschio più prossimo, ovvero Adolfo.