Smithson Tennant (Selby, 30 novembre 1761 – Boulogne-sur-Mer, 22 febbraio 1815) è stato un chimico inglese, noto principalmente per aver scoperto gli elementi osmio e iridio.
Vita
Smithson Tennant nacque a Selby, nello Yorkshire. Il padre era un ecclesiastico e morì quando Tennant aveva 10 anni. Da ragazzo studiò alla Beverley Grammar School, la più antica scuola pubblica dell'Inghilterra, fondata intorno al 700 d.C.
Nel 1781 iniziò a studiare medicina all'Università di Edimburgo, sotto al guida di Joseph Black. Nel 1782 si spostò a Cambridge dove si dedicò alla chimica e alla botanica. Alla morte della madre ereditò delle terre nei dintorni di Selby. Negli anni 1784-1786 viaggiò in Danimarca, Svezia, Francia e Paesi Bassi; in questi paesi incontrò Carl Scheele, Johan Gottlieb Gahn, Claude Louis Berthollet e forse anche Antoine Lavoisier. Questi incontri gli dettero una visione della chimica lontana dalle tradizionali idee flogistiche. Nel 1786 tornò a Cambridge dove nel 1796 si laureò in medicina. Non esercitò però mai la professione di medico e si dedicò alla chimica.
Nel 1785, a soli 24 anni, venne eletto membro della Royal Society, e nel 1804 fu insignito della medaglia Copley per la scoperta di iridio e osmio.
Nel 1813 fu nominato professore di chimica a Cambridge. Poté tenere un solo ciclo di lezioni sulla storia e i principi della chimica, perché morì nel 1815 nei pressi di Boulogne-sur-Mer per il crollo di un ponte che stava attraversando a cavallo.
Non ci sono pervenuti ritratti di Tennant.
Ricerche
Tennant si interessò di vari argomenti di chimica inorganica, ma scrisse poche pubblicazioni.
Un notevole risultato fu ottenuto nel 1797 con la dimostrazione che grafite e diamante erano chimicamente la stessa sostanza, ma differivano per il modo di aggregazione.[1] Il risultato fu ottenuto osservando che campioni di carbone e diamante dello stesso peso in seguito a combustione producevano la stessa quantità di diossido di carbonio.
Il suo risultato più famoso rimane tuttavia la scoperta nel 1804 di due nuovi elementi, iridio e osmio, che isolò dai residui di soluzioni di minerali di platino.[2] Tennant battezzò l'iridio con questo nome dal latino iris = arcobaleno, perché il metallo reagendo dava luogo a composti di molti colori diversi. L'altro fu chiamato osmio, dal greco οσμη = odore, perché il suo ossido, OsO4, aveva un odore particolarmente pungente.
Porta inoltre il suo nome il minerale tennantite.
Note
- ^ S. Tennant, On the nature of diamond, in Phil. Trans., vol. 87, 1797, pp. 123-127. URL consultato il 12 dicembre 2010.
- ^ S. Tennant, On two metals, found in the black powder remaining after the solution of platina, in Phil. Trans., vol. 94, 1804, pp. 411-418. URL consultato il 12 dicembre 2010.
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Tennant, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Tennant, Smithson, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Smithson Tennant, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Smithson Tennant, su Open Library, Internet Archive.