1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Nato Sergio Francesco Parisse[1] a La Plata da madre cosentina e padre aquilano, Sergio sr., trasferito in Argentina per conto dell'Italtel[2], iniziò a giocare a rugby a 5 anni, muovendo i primissimi passi nella disciplina presso il club Universitario de La Plata.
Cittadino italiano per nascita, a 17 anni fece parte del giro delle selezioni giovanili della Federazione Italiana Rugby.
Nel 2002 esordì in nazionale (contro la Nuova Zelanda) e fu ingaggiato dal Benetton per il suo primo contratto da professionista.
Con la squadra veneta Parisse si laureò due volte campione d'Italia (nel 2003 e 2004) e vinse una Coppa Italia nel 2005.
Fu convocato dal C.T. della Nazionale John Kirwan per la Coppa del Mondo di rugby 2003 in Australia, nella quale disputò tutti e quattro gli incontri (tre da titolare) e, nel 2004, disputò il primo dei suoi Sei Nazioni (a tutto il 2009 furono sei consecutivi).
Nel 2005 si trasferì allo Stade français, club con il quale vinse il campionato nazionale nel 2007.
Il contratto con il club parigino, inizialmente biennale, nel marzo 2007 fu prolungato fino al 2009[3].
A causa di un infortunio occorsogli nel corso dei test match autunnali del 2009 Parisse dovette saltare il Sei Nazioni 2010[5].
Fu, ancora, in campo nel corso della Coppa del Mondo di rugby 2011 e, con il successivo C.T. della Nazionale Jacques Brunel, è rimasto capitano della squadra.
A fine 2011 prolungò il suo impegno con lo Stade français fino a tutta la stagione 2015-16[6].
Vanta anche tre inviti da parte dei Barbarians, il più recente dei quali nel giugno 2013 a Hong Kong contro i British Lions[8].
Disputando il test match del 22 novembre 2014 contro il Sudafrica ha superato Marco Bortolami ed è diventato il rugbista italiano con più presenze in Nazionale; a maggio 2015 vinse, da capitano dello Stade français, il suo secondo campionato francese, ricevendo anche il riconoscimento di miglior giocatore del torneo[9].
Terminato il suo ultradecennale impegno con lo Stade français, lasciato libero dal club, Parisse si è accordato con il Tolone dalla stagione sportiva 2019-20; ricevuta la convocazione per la sua quinta, e ultima, Coppa del Mondo[10], ha fissato il suo primato nazionale di presenze a 142, con 16 mete e un drop per un totale di 83 punti.
Avendo World Rugby annullato il match contro la Nuova Zelanda per rischio atmosferico, fu vanificata la possibilità di Parisse di chiudere a 143 incontri la carriera internazionale, sia di avere un'ultima presenza insieme agli altri giocatori italiani che in tale manifestazione concludevano la propria attività in maglia azzurra[11].
Dopo il ritiro è entrato nello staff tecnico del Tolone come allenatore in seconda addetto alle touche[12].
Nella selezione del 2024 per l'ammissione alla World Rugby Hall of Fame, Parisse è diventato il primo italiano a essere ammesso in tale galleria delle celebrità, in riconoscimento della sua carriera e delle sue 142 presenze in maglia azzurra che al momento del ritiro ne facevano il quarto giocatore per apparizioni internazionali dopo il galleseAlun Wyn Jones e i neozelandesi Sam Whitelock e Richie McCaw[13][14].
Vita privata
Parisse è sposato dal 10 febbraio 2014 con Silvia Bragazzi[15], con cui ha due figli.
In precedenza fu sposato dal 2010[16] al 2013[17] con l'ex Miss FranciaAlexandra Rosenfeld, conosciuta nel 2006[18] e con la quale ha avuto una figlia[17].
^Allegato n. 1, su Comunicato federale n. 6 stagione sportiva 2003-2004, federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 10 maggio 2004, p. 11. URL consultato il 2 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2022).