La Repubblica di Caporetto (in sloveno: Kobariška republika) fu una repubblica partigiana istituita il 10 settembre 1943 e indipendente per circa due mesi, fino all'offensiva tedesca del novembre dello stesso anno. Si tratta della prima repubblica partigiana istituita in quello che era allora territorio del Regno d'Italia.[2]
Storia
All'indomani dell'Armistizio di Cassibile (8 settembre 1943), che segnò la capitolazione dell'Italia, nelle zone occupate dal Regno d'Italia dopo l'invasione del 6 aprile 1941, si unirono per fronteggiare l'imminente invasione tedesca formazioni partigiane slovene e italiane, reparti dell'Esercito italiano e popolazione civile. Nell'area di Caporetto, il territorio liberato venne organizzato come uno Stato, con confini presidiati dai partigiani, con autorità politiche votate dai cittadini, con un sistema giudiziario e l'istituzione di tre ospedali e di scuole slovene, per la prima volta dopo l'annessione da parte dell'Italia.[2]
La Repubblica di Caporetto aveva una popolazione di circa 55 000 abitanti e una superficie di 1 400 km², comprendente territori dell'attuale Slovenia e delle ex provincie di Udine e Gorizia, il Collio, l'alta valle dell'Isonzo, la Benecia (Slavia Friulana, valli del Natisone e del Torre) e la Val Resia.[3]
Note
^Popolazione nelle aree della futura Repubblica così come risultante dal censimento che si era tenuto nel 1936. Cfr. La storia della Kobariška republika.