«La diversità delle testimonianze storiche è quasi infinita. Tutto ciò che l'uomo dice o scrive, tutto ciò che costruisce e che tocca, può e deve fornire informazioni su di lui.[1]»
(Marc Bloch, Apologia della storia, Introduzione)
Museo Civico del Risorgimento Luigi Musini
Ingresso del museo sul lato est del Palazzo delle Orsoline
Precedentemente allestito nel Palazzo Porcellini, il museo ebbe come base di partenza, per il materiale esposto, la collezione donata al Comune di Fidenza da Nullo Musini, figlio di Luigi Musini, a cui si unirono cimeli donati da altri cittadini.
L'ordinamento del percorso museale obbedisce sia ad un criterio cronologico che tematico, oltre allo svolgimento temporale delle vicende fidentine e nazionali dall'epoca napoleonica alla Resistenza, approfondisce temi monografici su personaggi come Garibaldi, Verdi e Musini[3].
Il materiale esposto è composto da: bandi, cimeli bellici (bandiere, uniformi e alcune armi), fotografie, incisioni, lettere, litografie, manifesti, stampe, statue e una rara copia dell'album fotografico dei Mille[2][4].