Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Real Madrid Club de Fútbol nelle competizioni ufficiali della stagione 2016-2017.
Stagione
L'esordio stagionale dei madrileni avviene, come due anni prima, in Supercoppa UEFA. I Blancos riescono a conquistarla per la terza volta nella loro storia, superando per 3-2 il Siviglia dopo i tempi supplementari.[1]
La prima giornata di campionato mette la banda di Zidane a confronto con la Real Sociedad, a San Sebastián. I Blancos riescono, però, ad imporsi per 0-3 grazie ad una doppietta di Bale e al secondo gol in due partite di Marco Asensio.[2] A questa segue un'altra vittoria, la prima casalinga, contro il Celta Vigo (2-1).[3] Dopo la prima pausa per le Nazionali, al rientro in campionato, è la terza vittoria in altrettante partite giocate (5-2 all'Osasuna) a garantire ai madrileni di pareggiare, a quota 15 successi consecutivi nella Liga, un primato personale che resisteva da più di 60 anni.[4] Il record di Pep Guardiola da CT del Barcellona viene subito eguagliato (16 successi consecutivi in campionato) alla quarta giornata, dove i Blancos passano per 0-2 sul campo dell'Espanyol.[5] A questi risultati seguono poi tre pareggi consecutivi, di cui due casalinghi, grazie ai quali l'Atletico Madrid di Simeone riesce a rimontare sino alla prima posizione in graduatoria (1-1 contro il Villarreal, 2-2 a Las Palmas e 1-1 contro l'Eibar).[6][7][8] La seconda pausa per gli incontri delle Nazionali rigenera la squadra di Zidane che, a Siviglia contro il Betis, passa con un agile 1-6[9] e stende l'insidioso Athletic Bilabo in casa (2-1) raggiungendo la vetta solitaria della classifica.[10] Primo posto in graduatoria che viene mantenuto solido grazie ai successivi risultati positivi: 1-4 sul campo dell'Alaves[11], 3-0 contro il Leganes[12] e 0-3 nel derby esterno contro i cugini dell'Atletico (all'ultima stracittadina di Liga disputata nel Vicente Calderón)[13] e 2-1 allo Sporting Gijón.[14] I Blancos arrivano così al Clásico con 6 punti di vantaggio sui rivali del Barcellona, i quali vengono mantenuti a distanza in seguito all'1-1 del Camp Nou.[15] Con la successiva partita, finita 3-2 per le Merengue, Zidane porta a 35 partite il conto di incontri consecutivi in tutte le competizioni senza sconfitte, migliorando il record della storia del club.[16] Il 2017 conferma la striscia positiva per la banda dell'allenatore francese che, tra le mura amiche, sconfigge il Granada per 5-0[17] ma impone anche la prima sconfitta in stagione, rimediata a Siviglia, per 2-1, che interrompe a 40 il totale degli incontri consecutivi senza sconfitte per il madrileni.[18] L'ultima giornata del girone di andata viene risolta da due gol di Sergio Ramos, i quali bastano per superare il Malaga (2-1).[19] Il Real Madrid è così campione di inverno, occupando in solitaria la vetta visti i 43 punti in classifica, frutto di 13 vittorie, 4 pareggi ed una sola sconfitta, considerando anche il match da recuperare contro il Valencia.
Il girone di ritorno comincia con una vittoria, la 14ª in campionato e a farne le spese è la Real Sociedad, che al Bernabéu cade per 3-0.[20] Dopo il rinvio della gara di Vigo in programma come 21ª giornata a causa del maltempo,[21] i Blancos passano sul campo dell'Osasuna (1-3)[22] e battono in casa l'Espanyol (2-0)[23], mantenendo la vetta della classifica seppur con due gare da recuperare. Il primo dei due recuperi programmati va in scena al Mestalla di Valencia il 22 febbraio ma, nonostante la squadra di casa soffra nei bassifondi della classifica, riesce nell'intento di sconfiggere i madrileni, che cadono per la seconda volta in stagione nella Liga (2-1).[24] Il ritorno al successo è solo questione di quattro giorni. In rimonta, a Vila-real, la banda di Zidane passa per 2-3, mantenendo costante il vantaggio sul Barcellona al secondo posto[25] che, però, riesce a scavalcare i madrileni la giornata successiva visto lo stop casalingo (3-3) imposto dal Las Palmas al Bernabéu.[26] Nonostante il massiccio turnover attuato dal tecnico francese in vista degli impegni di Champions League, i Blancos passano agevolmente sul campo dell'Eibar (1-4)[27] e si riconfermano in vetta alla Liga la successiva giornata dove, sfruttando la sconfitta del Barcellona a La Coruña, battono in rimonta il Betis (2-1).[28] Passano poi sul campo dell'Athletic Bilbao (1-2)[29], in casa con l'Alaves (3-0)[30] e contro il Leganés (2-4).[31] Dopo la serie di cinque vittorie consecutive, un gol di Antoine Griezmann costringe i Blancos al pareggio casalingo nel derby con i cugini dell'Atletico (1-1).[32] Alla vigilia del Clásico del 23 aprile, il Real trova un'altra vittoria in rimonta (2-3 a Gijón) presentandosi alla sfida con gli odiati rivali con 3 punti di vantaggio e una gara ancora da recuperare,[33] ma una rete di Messi in pieno recupero ribalta l'iniziale vantaggio della compagine di Zidane che perde (2-3) il confronto diretto con i blaugrana, riaprendo la corsa al titolo.[34] Da qui in poi (con le merengue obbligate a vincere tutte le gare e a pareggiarne al massimo una per assicurarsi la Liga) vincono contro il Deportivo (2-6)[35], contro il Valencia (2-1)[36], a Granada (0-4)[37], con il Siviglia (4-1)[38] e il recupero della 21ª giornata, a Vigo, (1-4).[39] Anche l'ultima e decisiva giornata è un successo: Cristiano Ronaldo e Benzema ipotecano il risultato a Málaga (0-2), permettendo ai Blancos di sollevare per la 33ª volta nella loro storia la Liga, a 5 anni dall'ultimo trionfo.[40][41]
Il Mondiale per club 2016 per le Merengues inizia ufficialmente dalla semifinali, contro il Club América. Gli uomini di Zidane superano gli avversari messicani per 0-2, grazie alle reti di Karim Benzema e Cristiano Ronaldo, accedendo alla finale[42] nella quale battono anche il Kashima Antlers, per 4-2, dopo i tempi supplementari, e conquistano, per la seconda volta nella loro storia, il titolo di campioni del mondo.[43]
In Coppa del Re, il sorteggio del 15 ottobre accoppia i Blancos, per i sedicesimi di finale, con il Cultural Leonesa, squadra della terza divisione spagnola.[44] Pratica facilmente e velocemente archiviata dai Madrileni che approdano agli ottavi vincendo per 1-7 la gara di andata[45] e per 6-1 quella di ritorno,[46] garantendosi un posto al turno successivo contro il Siviglia.[47] La prima delle due gare contro gli andalusi fa sorridere ancora una volta Zidane che, tra le mura amiche, sconfigge 3-0 gli avversari,[48] mentre in quella di ritorno governa la parità (3-3) sancendo un risultato che, oltre ad accertare il matematico passaggio al turno successivo, regala ai Blancos il nuovo record spagnolo di partite consecutive, in tutte le competizioni, senza sconfitta (40).[49]
L'urna del 13 gennaio sorteggia il Celta Vigo quale avversario dei Blancos per i quarti di finale. Proprio galiziani estromettono i madrileni dalla competizione, imponendosi per 1-2 al Bernabéu[50] e gestendo il vantaggio con il successivo 2-2 al Balaídos.[51]
Il sorteggio dei gironi della Champions League avviene il 25 agosto a Monaco. Il Real Madrid, detentore del trofeo e, dunque, inserito in prima fascia[52] pesca il Borussia Dortmund, lo Sporting Lisbona ed il Legia Varsavia, andando a costituire il gruppo F.[53] L'esordio è datato 14 settembre, nell'incontro casalingo contro lo Sporting Lisbona che, dopo passato in vantaggio a sorpresa, mantiene la superiorità nel punteggio fino all'88', quando Ronaldo pareggia il conto prima della rete di Morata nei minuti di recupero (2-1).[54] La seconda gara, giocata contro il Borussia Dortmund vincitore per 0-6 nel primo turno, si concretizza con un 2-2.[55] Più facile è, invece, il terzo impegno della fase a gironi per la squadra di Zidane che, nel primo dei due incontri nel giro di 14 giorni con il Legia Varsavia, sconfigge la compagine polacca 5-1,[56] ma non va oltre il 3-3 nel successivo incontro giocato, a porte chiuse, a Varsavia.[57] L'unica vittoria esterna della fase a gironi (1-2 a Lisbona contro lo Sporting) è sufficiente per spedire i madrileni agli ottavi di finale,[58] da seconda della classe visto il pareggio contro il Borussia Dortmund (2-2), il quale conclude il girone in testa.[59]
Le urne di Nyon, datate 12 dicembre, accoppiano agli ottavi di finale le Merengues con il Napoli, giunto al primo posto nel girone B.[60] Il doppio confronto con i Partenopei è a senso unico. I Blancos li superano prima al Bernabéu (3-1)[61] e poi al San Paolo con lo stesso risultato (1-3), ipotecando il passaggio del turno.[62]
Il sorteggio per i quarti di finale avviene il 17 marzo e fa incrociare ai detentori del trofeo in carica il Bayern Monaco, vincitore dell'ottavo di finale contro l'Arsenal.[63] All'Allianz Arena di Monaco va in scena l'andata e vede la banda di Zidane superare il diretto avversario (1-2) grazie ad una doppietta di Cristiano Ronaldo.[64] Nel secondo dei due match i bavaresi riescono a strappare lo stesso risultato nei 90 minuti, costringendo i Blancos a giocare i supplementari dove, però, risulta ancora decisivo Ronaldo, autore di una tripletta che guida il proprio club in semifinale (4-2).[65]
Per la quarta volta consecutiva nella fase ad eliminazione della Champions League, ma per la prima volta in semifinale, i bianchi madrileni vedono l'urna di Nyon abbinarli ai cugini dell'Atletico.[66] Gli ultimi tre precedenti nella massima competizione europea hanno sempre visto la vittoria delle Merengues (vittoriosi nelle finali del 2014 e del 2016 e nel doppio confronto ai quarti di finale dell'edizione 2015).[67] Anche in questa edizione il copione non cambia. Nel doppio confronto i Blancos escono vincitori (3-0) nella gara di andata al Barnabéu[68] e cadono (2-1) al Calderón,[69] superando, però, ancora una volta il turno e raggiungendo la 15ª finale della massima competizione europea della propria storia, in programma per il 3 giugno a Cardiff.
L'atto conclusivo della Champions League regala, come in due delle tre precedenti edizioni, un'altra gioia al club della capitale spagnola. I Blancos battono la Juventus (vincitrice della semifinale contro il Monaco) per 4-1, grazie alle reti di Casemiro, Asensio e alla doppietta di Cristiano Ronaldo.[70] È il successo numero 12 per le Merengue, le quali entrano di diritto nella storia essendo il primo club, dall'avvento del nuovo formato della coppa (dal 1992) a trionfare per due edizioni consecutive.[71]
La sessione estiva di mercato si apre con il rientro alla base di Čeryšev, Asensio, Silva e Coentrão dai rispettivi prestiti. Il primo acquisto vero e proprio è Morata della Juventus, già membro dei Blancos negli anni passati, convinto a tornare grazie al diritto di ricompra fissato dal Real nell'estate 2014, pagando 30 milioni di euro.[75][76]
Sulla sponda cessioni, Čeryšev, già rientrante da un prestito al Valencia, viene ceduto a titolo definitivo al Villarreal per circa 7 milioni di euro.[77] Fanno le valigie anche Jesús Vallejo, spedito in prestito annuale al Francoforte, Borja Mayoral, prestato al Wolfsburg per una stagione, Diego Llorente, anch'egli ceduto in prestito e Álvaro Medrán, venduto al Valencia per 1,5 milioni di euro.[78] Lascia la squadra anche il canterano Jesé, venduto al Paris Saint-Germain per una cifra intorno ai 25 milioni di euro.[79]
Fonte: Liga – Classifiche, su sport.sky.it, sport.sky.it (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2014). Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
Statistiche dei giocatori
In corsivo i giocatori che hanno lasciato la squadra a stagione già iniziata.[152]
^Los planes con Isco salen bien, su marca.com, Marca, 27 aprile 2017. URL consultato il 28 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2017).
^(EN) villarrealcf.es, ¡Bienvenido de nuevo, Cheryshev!, su villarrealcf.es. URL consultato il 15 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2016).
^(EN) valenciacf.com, Comunicado Oficial, su valenciacf.com. URL consultato l'11 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2016).