Rafael Martiniano de Miranda Moura, noto semplicemente come Rafael Moura[7] (Belo Horizonte, 23 maggio 1983), è un ex calciatore brasiliano, di ruolo attaccante.
È soprannominato He-Man, per la sua somiglianza con l'omonimo personaggio dei cartoni animati. Il soprannome è stato coniato dalla tifoseria del Corinthians.[8]
Si avvia al calcio professionistico aggregandosi, nel 1991, ai pulcini del Cruzeiro. Nel 1992 si trasferisce all'Atlético Mineiro, dove inizia la trafila del settore giovanile. Nel 1999, a 16 anni, firma il suo primo contratto professionistico con il Vila Nova. Tre anni più tardi torna all'Atletico Mineiro, con cui vince svariati titoli a livello giovanile[9] ed esordisce in prima squadra nel 2004, contro il Vitória, che nello stesso anno lo ingaggia come riserva di Edílson e Obina.
Nell'estate del 2005 viene ingaggiato dal Paysandu, neo-campione del Campionato Paranaense.[10] Esordisce con la nuova compagine il 24 settembre in casa del San Paolo[11], entrando a partita in corso.[12] Il primo gol in maglia biancoceleste arriva invece l'11 ottobre, nel match casalingo vinto per 2-1 contro il Coritiba, partendo anche qui dalla panchina.[13] Nelle partite successive si ritaglia uno spazio come titolare: chiuderà la stagione con 14 presenze e 7 reti, che però non basteranno ad evitare alla squadra la retrocessione in Série B.[14]
Le sue prestazioni con il Paysandu destano l'attenzione del Corinthians, che decide di ingaggiarlo per il campionato seguente.[15] In casa bianconera è inizialmente chiuso da compagni del calibro di Tevez e Nilmar, ma riesce a guadagnarsi la fiducia del tecnico Antônio Lopes grazie ad alcune prestazioni positive, a partire da quella sfoderata nel 5-1 casalingo (valevole per la 2^a giornata del Campionato Paulista 2006) contro la Portuguesa Santista: in tale occasione, chiamato a non far rimpiangere l'assenza di Tevez, gioca dal primo minuto e segna la rete dell'1-0, colpendo anche una traversa.[16]
Conclude la stagione con 7 gol in 29 presenze nel Brasileirão e 8 gol[17] in 14 presenze[18][19] nel Campionato Paulista.
Nel 2007 si trasferisce al Fluminense: nello stesso anno, con i tricolores, vince la Copa do Brasil.[20]
Ad agosto viene ceduto al Lorient con la formula del prestito annuale con diritto di riscatto.[21] In Francia il calciatore non brilla: già a novembre, il presidente Alain Le Roch annuncia che Moura non sarà riscattato, definendo l'ingaggio del brasiliano un «vero e proprio errore».[22]
Nell'estate del 2008 passa a titolo definitivo all'Atlético Paranaense, con cui firma un contratto di 4 anni.[23] Il Campeonato Brasileiro del 2008 vede l'attaccante contribuire alla salvezza della squadra con 7 reti.[24] Nel 2009 l'Atlético vince il Campionato Paranaense: con i suoi 14 gol, Moura si laurea capocannoniere e craque del torneo.[25] Successivamente, viene messo fuori rosa insieme ad altri quattro compagni di squadra «per questioni riguardanti il rapporto con il resto della squadra».[26]
All'inizio del 2010 viene ingaggiato dal Goiás, con cui raggiunge lo storico traguardo della finale di Copa Sudamericana (persa ai calci di rigore contro l'Independiente[27]), ottenendo il titolo di capocannoniere della competizione con 9 reti.[28]
Nel 2011 torna alla Fluminense, dove segna 11 gol in 25 partite attirando su di sé l'attenzione del Milan.
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