Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano
Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano Pontificia Commissio pro Civitate Vaticana
La Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano esercita la funzione legislativa e delibera annualmente il bilancio preventivo e quello consuntivo. Delibera anche il piano finanziario triennale. (Legge Fondamentale 2023)
La Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano è l'organismo che esercita la funzione legislativa nello Stato della Città del Vaticano.
È l'organo che ha il compito di approvare le leggi e le altre disposizioni normative. Per l’elaborazione dei relativi progetti, si avvale della collaborazione dei Consiglieri dello Stato, dell’Ufficio Giuridico del Governatorato o di altri esperti. Il presidente della Commissione è il presidente del Governatorato, il quale esercita anche la funzione esecutiva.
Funzioni
È stata istituita con la legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano, firmata da papa Giovanni Paolo II il 26 novembre 2000[1] e riformata da Papa Francesco il 13 maggio 2023[2].
È composta da cardinali, tra i quali vi è il presidente, ed altri membri sempre da lui nominati per cinque anni. Il Presidente della Pontificia Commissione è il Presidente del Governatorato, il quale esercita la funzione esecutiva in conformità alle leggi e alle altre disposizioni normative[3]
Alle adunanze della Commissione prendono parte, con voto consultivo, il Segretario Generale e il Vice Segretario Generale del Governatorato[4].
La Commissione può avvalersi dei consiglieri dello Stato, anch'essi nominati dal Pontefice per un quinquennio. Essi svolgono, anche individualmente, funzioni consultive nell’elaborazione delle leggi, degli altri atti normativi e funzioni esecutive. riunioni dei consiglieri sono presiedute dal consigliere generale che, secondo le disposizioni del presidente della commissione, può esercitare anche funzioni di coordinamento e di rappresentanza dello Stato. Il Presidente del Governatorato può richiedere anche pareri, che possono assumere la forma di dichiarazioni o note esplicative, al fine di chiarire un dubbio di diritto, tale da non richiedere un’interpretazione autentica[5].
I progetti di legge elaborati vengono previamente sottoposti all'esame del Sommo Pontefice[6]. I provvedimenti legislativi possono essere emanati tanto dal Papa, quanto, a suo nome, dalla Pontificia Commissione, che promulga anche i regolamenti generali.
La Pontificia Commissione delibera annualmente, con atti aventi forza di legge, il bilancio preventivo e quello consuntivo; inoltre delibera il piano finanziario triennale. Questi atti sono direttamente sottoposti all’approvazione del Sommo Pontefice.