Pontificia Commissione di Archeologia Sacra Pontificium consilium archaeologiae sacrae
per custodire i sacri cimiteri antichi, per curarne preventivamente la conservazione, le ulteriori esplorazioni, le investigazioni, lo studio, per tutelare inoltre le più vetuste memorie dei primi secoli cristiani, i monumenti insigni, le Basiliche venerande, in Roma, nel suburbio e suolo romano e anche nelle altre diocesi d'intesa con i rispettivi ordinari (Motu proprio "I primitivi cimiteri", dell'11 dicembre 1925)
La Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (PCAS) (in latinoPontificium consilium archaeologiae sacrae) è un organismo della curia romana.
Storia
Nacque da un'idea dell'archeologo romano Giovanni Battista de Rossi, appassionato e grande studioso delle catacombe cristiane, che apportò all'archeologia cristiana un nuovo metodo topografico. Esso tiene in considerazione sia le fonti storiche, sia i monumenti.
Papa Pio IX, su suo suggerimento, decise di creare una commissione per la conservazione degli antichi edifici di Roma e del suburbio. Questa decisione fu presa perché a Roma, in quel periodo, stava tornando alla luce il complesso delle catacombe di San Callisto. La data formale di istituzione è il 6 gennaio 1852.
La commissione divenne “pontificia” sotto il pontificato di papa Pio XI nel 1925 e con i Patti Lateranensi del 1929 acquisì competenza anche sulle catacombe presenti nel territorio dello stato italiano.
In questi ultimi anni il dicastero è stato ammodernato, con lo scopo di raggiungere una migliore conoscenza dei complessi catacombali. Questo nuovo aspetto concerne sia l'attività archeologica e conservativa, sia l'assetto tecnico, documentario e operativo.
Ogni anno, nella stagione autunnale, la Pontificia commissione di archeologia sacra programma la "Giornata delle Catacombe", evento che permette ai visitatori e turisti di effettuare gratuitamente le visite alle catacombe più prestigiose.