Il complesso monumentale fu scoperto mediante scavi archeologici nel 1854, quando vennero alla luce i resti di una catacomba e della relativa basilica martiriale. La dedica ad Alessandro deriva dalla scoperta di un'iscrizione all'interno del complesso che ricordava il martire insieme ai compagni Evenzio e Teodulo, tutti e tre vittime, probabilmente, della grande persecuzione di Diocleziano (secondo una diversa interpretazione invece i tre sarebbero morti nel 116, al tempo dell'imperatore Traiano[1]). Questo complesso dà il nome anche al quartiere.
Il complesso di gallerie delle catacombe si sviluppa su un solo piano.
La basilica fu edificata all'inizio del V secolo (al posto di un piccolo santuario precedente) per volere di Urso, vescovo di Nomentum, all'epoca di papa Innocenzo I[2]; oltre alla basilica stessa consta di un atrio di ingresso, due locali in cui si trovano le tombe dei tre martiri e varie costruzioni funerarie.
Le catacombe e la basilica subirono gravi devastazioni durante la guerra greco-gotica.