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Riformula il mero elenco di attività in una prosa scorrevole, basandoti su fonti indipendenti che descrivono il personaggio in generale, ed elimina i punti promozionali, non rilevanti o con rilievo ingiustificato.
Giuseppe Petrocchi cardinale di Santa Romana Chiesa
1991 - 1998: caporedattore del bollettino diocesano.
15 febbraio 1998 - 20 settembre 1998: parroco della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo in Ascoli Piceno.
È stato, in diversi periodi, docente presso la Scuola diocesana di formazione teologica per laici.
È stato collaboratore del Consultorio familiare di ispirazione cristiana e membro del Consiglio pastorale diocesano. Per un triennio, su nomina vescovile, è stato membro del Consiglio presbiterale diocesano.
Il 23 marzo 2005 ha indetto il primo sinodo diocesano pontino, che si è concluso il 26 maggio 2012.[2]
Ha istituito ed inaugurato, il 2 luglio 2010, il museo diocesano d'arte sacra di Sezze; ha promosso inoltre la realizzazione di una nuova curia diocesana a Latina.
Il 20 maggio 2018, al termine del Regina Cœli, papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale nel concistoro del 28 giugno successivo.[3]
Nell'aprile 2020 lo stesso papa lo nomina presidente di una nuova Commissione di studio sul diaconato femminile,[4] dopo quella che ha lavorato dal 2 agosto 2016 al 2019.
Al compimento del 75º anno di età presenta al pontefice la rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi metropolitana dell'Aquila ma il nunzio apostolico in Italia, Emil Paul Tscherrig, gli comunica l'intenzione del papa di confermarlo nell'incarico per un anno con contestuale nomina del vescovo titolare di Cerenza ed ausiliare dell'Aquila Antonio D'Angelo ad arcivescovo coadiutore dell'Aquila[6]. Il 1º agosto 2024 papa Francesco accoglie la rinuncia[7].