I gruppi facenti parte del Parco Puez - Odle, formati in milioni di anni per sedimentazioni stratificate successive, mostrano una varietà geologica eccezionale[1]. Il basamento delle Dolomiti è costituito da porfidi e filladi, rocce caratteristiche della zona di Plose.
Sopra ad esso si è formato un deposito di arenaria, che affiora e risulta ammirabile nei pressi del Sass de Putia.
Il sedimento successivo è quello del bellerophon, dal nome dell'omonimo gasteropode presente nell'antichissimo oceano Tetide, le cui conchiglie hanno formato uno strato che in alcuni punti raggiunge anche lo spessore di qualche centinaio di metri. Questi sedimenti si notano nella zona del Sass de Putia, nelle Odle di Eores ed a Funes.
Su questo sedimento poggia la formazione di Werfen, uno strato caratteristico del territorio formato dalla sedimentazione di microrganismi marini, materiali terrosi e rocciosi di varia natura. La formazione di Werfen affiora nella zona che da Longiarù arriva a Juac.
La dolomia, la roccia caratteristica di questa regione, poggia sulla formazione di Werfen. Nella zona del parco si segnala la dolomia dello Sciliar, che forma nella zona delle Odle di Funes diversi pinnacoli e torri. La dolomia principale, più chiara, si riscontra invece a Crespeina, nella Gherdenacia ed intorno al Puez: caratteristica di questa roccia è la tendenza al carsismo per cui numerosi sono gli inghiottitoi ed i crepacci.
La formazione di Raibl è il deposito che poggia sulla dolomia. È un sedimento ricco di fossili ed è caratterizzato da cromie particolari che risaltano visivamente nel panorama. Grazie alla sua impermeabilità protegge la dolomia sottostante e forma anche zone ricche di sorgenti, come nella Vallunga.
Gli ultimi sedimenti sono quelli del Giurassico e del Cretaceo, anch'essi ricchi di fossili. Alcune formazioni caratteristiche visibili nel gruppo del Puez, quali il Col de Muntijela ed il Col de la Soné, sono costituiti da questi sedimenti, caratterizzati da colorazioni variabili dal rosso al verde.
Valli
All'interno del parco le valli degne di nota sono: Vallunga, val Chedul, val di Lietres, val Culea, val Scura.
La flora del parco è ricca e variegata.
I boschi sono presenti soprattutto sul limitare nord del parco, con il pino cembro ed il larice come essenze principali.
Rimarchevole è anche il bosco rado della Vallunga, costituito da abeti rossi, larici e pini cembri. Il sottobosco è costituito prevalentemente da fior di stecco, dafne rosea e erica carnea. Laddove il bosco inizia a diradarsi primeggia il pino mugo con il suo aspetto contorto, spesso abbinato al rododendro.
In alta quota, dove il vento e le condizioni atmosferiche rendono possibile solo lo sviluppo di una flora radente al suolo, vegetano prevalentemente il carice e la sesleria comune; nei luoghi più riparati dal vento si trova anche la famosa stella alpina, il fiore simbolo delle Alpi. Nelle fessure delle rocce si trovano invece la genziana, le sassifraghe ed alcune primule.
Fauna
La fauna del parco è ricca quanto la sua flora. Il cervo frequenta la parte settentrionale del parco mentre il camoscio tende a risiedere nella Vallunga e nelle Odle di Funes. Il capriolo si può osservare sui pendii intorno alla Malga di Zannes.
Il gruppo è meta di molti escursionisti ed alpinisti, perché offre dalle vie ferrate alle scalate di modesta, media ed estrema difficoltà, oltre a passeggiate escursionistiche di particolare interesse, come ad esempio la "via delle Odle" (in tedesco Adolf Munekl-Weg), il sentiero che passa alla base settentrionale del gruppo delle Odle.
Centro visite
Il centro visite del parco ha sede a Santa Maddalena. Aperto dal dicembre del 2009, è gestito dalla provincia di Bolzano.
Sentiero natura
All'interno del parco, nei pressi della malga Zannes c'è uno speciale sentiero, il sentiero natura, percorribile anche dai disabili in sedia a rotelle. Il breve percorso di tre chilometri (pendenza massima 8%), accerchia un recinto di cervi, daini e caprioli, e attraverso 14 tabelle illustrate, spiegano la flora e la fauna del parco naturale, anche in carattere braille (effettuate dal "centro ciechi San Raphael" di Bolzano).