Esistono in realtà due laghi di Fedaia, separati fra loro da una diga artificiale chiamata Controdiga di Maria al Lago. Il più noto ed esteso è quello occidentale, originatosi dopo la costruzione di una diga nel 1956; l'altro, di origini naturali ha dimensioni decisamente più ridotte e si è formato a causa di uno sbarramento morenico glaciale.
Si estendono tra il Passo Fedaia e la fine della val de Ciampié, stretti tra il massiccio della Marmolada (a sud) e il massiccio della Mesola (a nord). È raggiungibile dal Rifugio Villetta Maria.
Il lago artificiale si allunga per circa 2 km in direzione est-ovest sino alla diga alta 57 m, lunga 622 m e spessa alla base 42 m.
La centrale idroelettrica annessa permette la produzione di 20 MW di potenza.
Studi fisici
Nel 1950, per iniziativa di Antonio Rostagni dell'Università di Padova fu costruito ai piedi della diga del Fedaia un laboratorio per lo studio dei raggi cosmici, che poteva disporre di grandi quantità di energia elettrica.
Fu quindi possibile sistemarvi un grande elettromagnete che consentiva di separare la materia dall'antimateria carica. Nel laboratorio, attivo fino al 1955, lavorarono fisici di varie università e nazioni, e anche i premi NobelFermi, Blackett e Powell vi passarono brevi periodi.[3]