Il 26 ottobre 1990Wayne Gretzky diventò il primo e unico giocatore nella storia della National Hockey League capace di superare quota 2.000 punti in carriera.[1] Invece il 3 gennaio 1991 diventò il settimo giocatore nella storia della lega ad aver segnato almeno 700 reti.[1].
Il 6 dicembre la NHL annunciò in vista della stagione 1992-1993 due nuove franchigie, una canadese e una statunitense: gli Ottawa Senators e i Tampa Bay Lightning. I Minnesota North Stars riuscirono ad arrivare alle finali della Stanley Cup nonostante un record di vittorie inferiore al 50%, evento successo per la quindicesima volta nella storia della NHL.[2]
Al termine della stagione regolare le migliori 16 squadre del campionato si sono qualificate per i playoff. I Chicago Blackhawks si aggiudicarono il Presidents' Trophy avendo ottenuto il miglior record della lega con 106 punti.
Tabellone playoff
Nel primo turno la squadra con il ranking più alto di ciascuna Division si sfida con quella dal posizionamento più basso seguendo lo schema 1-4 e 2-3, usufruendo anche del vantaggio del fattore campo. Il secondo turno determina la vincente divisionale, mentre il terzo vede affrontarsi le squadre vincenti delle Division della stessa Conference per accedere alla finale di Stanley Cup. Il fattore campo osservato nelle finali di conference e in finale di Stanley Cup fu determinato dai punti ottenuti in stagione regolare. Ciascuna serie, al meglio delle sette gare, seguì il formato 2-2-1-1-1: la squadra migliore in stagione regolare avrebbe disputato in casa Gara-1 e 2, (se necessario anche Gara-5 e 7), mentre quella posizionata peggio avrebbe giocato nel proprio palazzetto Gara-3 e 4 (se necessario anche Gara-6).
La finale della Stanley Cup 1991 è stata una serie al meglio delle sette gare che ha determinato il campione della National Hockey League per la stagione 1990-91. I Pittsburgh Penguins hanno sconfitto i Minnesota North Stars in sei partite e si sono aggiudicati la Stanley Cup per la prima volta della loro storia.