Il museo diocesano di Osimo è il museo di arte sacra della città di Osimo (AN) situato nei pressi della Cattedrale di San Leopardo, all'interno della sede del vescovo (episcopio). È gestito dall'arcidiocesi di Ancona-Osimo. Il museo vuole narrare la storia della comunità cristiana di una città delle Marche.
Storia
È sorto alla fine del 1998 con ampliamento e sistemazione di una precedente raccolta curata da mons. Carlo Grillantini, storico della città e della diocesi di Osimo, nella chiesa di San Giovanni Battista (battistero).
L'arcidiocesi di Ancona e la diocesi di Osimo furono unite nell'arcidiocesi di Ancona-Osimo nel 1986 e da allora i due musei diocesani sono sezioni museali gestite entrambe dalla stessa arcidiocesi.
Le diciassette sale del museo raccolgono numerose opere d'arte e interessanti creazioni artigianali, disposte secondo criteri storico-artistici per testimoniare sedici secoli di storia della comunità cristiana osimana.
La realizzazione è dovuta a mons. Ermanno Carnevali, don Flavio Ricci, attuale direttore, e al rag. Alberto Giuliodori. L'allestimento è stato curato dall'architetto Luca Schiavoni di Jesi.
Opere
San Leopardo, lamina in argento, arte italo-bizantina, VII-VIII secolo
Croce professionale, argento e bronzo dorato, Pietro Vannini, XV secolo
Polittico di Giovan Battista Franco detto il Semolei, commissionato dalla Confraternita del SS.Sacramento nel 1547, al tempo del Cardinale Giovan Battista Sinibaldi, per l'altare maggiore della Cattedrale di San Leopardo, raffigurante episodi della Vita di Cristo, composto di quattordici tavole più quattro dipinti nelle facce del tabernacolo che fa parte del polittico. Il Cardinale Giacomo Lanfredini (1734-1740) lo fece portare nella sala capitolare, sostituendolo con l’affresco di Giovanni Andrea Lazzarini dipinto nell’abside nel 1767 con il Martirio dei Santi osimani, anch'esso non più esistente.[1]
Madonna con Bambino in trono e i Santi Filippo e Giacomo Minore, Simone de Magistris, 1585, presumibilmente commissionata dal vescovo Cornelio Fermani per un altare scomparso della Cattedrale.[2]
Tovaglia d'altare, ricamata in bianco e oro, XVII secolo
Organo positivo ad ala, XVII secolo
Reliquario della Santa Croce, metallo argentato e dorato della scuola del Bernini, XVII secolo
Note
^Agnese Vastano, Battista Franco detto il Semolei, Vocazione di San Pietro, Vocazione di San Paolo, in Simone De Magistris. Un pittore visionario tra Lotto e El Greco, catalogo della mostra a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia, 2007, pagg. 192 - 193.
^Claudia Caldari, Simone De Magistris, Madonna in trono col Bambino e i santi Filippo e Giacomo Minore, in Simone De Magistris. Un pittore visionario tra Lotto e El Greco, catalogo della mostra a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia, 2007, pagg. 238 - 239.
Bibliografia
Ermanno Carnevali, Osimo: guida al Duomo, al Battistero e al Museo diocesano, Osimo, novembre 2006.
Marina Massa, Ermanno Carnevali (a cura di), Opere d'Arte nella Città di Osimo: seconda parte, Ancona, Regione Marche, Centro per i beni culturali, 2002.