In questa stagione non ci furono modifiche regolamentari in merito ai punteggi, né per quanto riguarda la loro assegnazione ai primi 6 classificati di ogni prova, né per il conteggio totale in classifica dove restavano validi la metà + 1 dei punteggi ottenuti (i migliori 5 per la 500 e i migliori 4 per le altre classi).
Tra i sidecar vincitore Cyril Smith in coppia con Bob Clements e Les Nutt; durante il primo gran premio della stagione delle motocarrozzette si è registrata anche la scomparsa di Ercole Frigerio, il pilota che si era aggiudicato per tre volte il secondo posto in classifica mondiale negli anni precedenti.
Nella classe 500, alle vecchie rivali Gilera e Norton si aggiunse la MV Agusta; già prima della fine dell'anno riuscì ad aggiudicarsi le prime vittorie con Leslie Graham (il primo pilota iridato nella storia del mondiale nell'edizione del 1949), ciò però non impedì la conquista del titolo da parte di Umberto Masetti su Gilera che precedette appunto Graham e Reg Armstrong su Norton.
Il pilota detentore del titolo dell'anno precedente, Geoff Duke, non riuscì a difendere il titolo a causa di un incidente occorsogli in una gara non iridata allo Schottenring e che pose termine anticipatamente alla sua stagione di gare.
Nella classe 350 Geoff Duke con la sua Norton riuscì facilmente ad aggiudicarsi il titolo: grazie alle 4 vittorie consecutive nelle prime gare il risultato finale venne subito acquisito e l'incidente occorsogli in Germania non ebbe ripercussioni sulla classifica finale.
Come negli anni immediatamente precedenti la parte del leone la fecero le case motociclistichebritanniche con le prime 10 posizioni occupate tutte da piloti Norton o AJS.
In 5 delle 6 prove disputate la vittoria andò a piloti equipaggiati da Moto Guzzi, con l'unica eccezione in Germania dove ad ottenere il successo fu la DKW di Rudi Felgenheier.
Nella classe di minor cilindrata del mondiale si ebbe il successo della MV Agusta: Cecil Sandford la portò alla vittoria fin dalla prima prova in programma e con 3 successi su sei gare disputate precedette in classifica Carlo Ubbiali su FB Mondial. Si interruppe così l'egemonia totale di Mondial che aveva ottenuto il successo in tutti i gran premi disputati dall'inizio della storia del motomondiale e proprio quest'anno non colse invece alcuna vittoria ma solo quattro secondi posti con Ubbiali.
Buona anche l'avventura iridata della Moto Morini: Emilio Mendogni ottenne due vittorie negli ultimi due gran premi dell'anno e si piazzò al terzo posto nella classifica generale.
L'ultima vittoria nelle 6 prove del calendario fu invece appannaggio di Werner Haas su NSU.
Il risultato della classe sidecar fu influenzato dall'incidente occorso ai campioni in carica dell'anno precedente Oliver/Dobelli prima dell'inizio della stagione; per quanto il tempo di recupero si fosse rivelato più breve delle aspettative e per quanto fossero riusciti ad ottenere due vittorie parziali, il titolo fu appannaggio di Cyril Smith che durante l'anno ebbe come passeggero dapprima Bob Clements ed in seguito Les Nutt. Questo perché Smith riuscì ad essere regolare nei risultati, piazzandosi in ogni occasione sul podio, pur con una sola vittoria.