La novità regolamentare più importante fu la sparizione dalle competizioni della classe 350; i titoli assegnati furono pertanto ridotti a 5, 4 in singolo più quello dei sidecar. Nessuna variazione invece in merito ai punteggi e alla loro assegnazione.
In classe 250, vittoria per il venezuelano Carlos Lavado, in una classe che vide otto piloti vincere almeno un GP degli undici disputati. Nella ottavo di litro, ennesimo titolo per Ángel Nieto, mentre nella classe 50Stefan Dörflinger, a bordo della Krauser (società che aveva acquisito il reparto corse della Kreidler fallita l'anno precedente) riuscì ancora a mettersi davanti a Eugenio Lazzarini. Lo svizzero sarà l'ultimo campione del mondo della 50, classe che dalla stagione seguente sarebbe stata sostituita dalla classe 80. Quarto titolo nei sidecar per Rolf Biland.
Tra le particolarità dell'annata vi fu una classifica molto corta dove, nonostante una buona partecipazione di concorrenti, solo 20 piloti riuscirono ad ottenere punti.
La battaglia della stagione 1983 per il titolo della classe 500 tra Freddie Spencer a bordo della Honda NS 500 e Kenny Roberts a bordo della Yamaha YZR 500 fu uno dei momenti più appassionanti dell'intera storia del motomondiale, insieme al duello del 1967 tra Agostini ed Hailwood. Come sedici anni prima, il titolo si decise solo all'ultima gara, il GP di San Marino, sul circuito di Imola. Spencer e Roberts dominarono la classe, vincendo entrambi sei delle dodici gare in programma (la 500 fu l'unica presente in tutte le occasioni), lasciando il terzo, Randy Mamola, a più di 50 punti di distacco. Nonostante la vittoria di Roberts a Imola, il titolo andò a Spencer: fu il primo titolo nella 500 per la Honda.
Analogo dualismo tra le due case motociclistiche giapponesi si è avuto anche nel campionato costruttori, con la Honda che ha preceduto di quattro punti la Yamaha.
Il detentore del titolo piloti Franco Uncini dovette invece accontentarsi dell'ottavo posto, interrompendo oltretutto la stagione prima del termine a causa di un incidente. La prova britannica fu interrotta poco dopo il via e venne data una seconda partenza.
La classe 250 non fu presente nell'ultimo gran premiodi San Marino e sulle 11 prove si videro 4 vittorie da parte di Carlos Lavado su Yamaha che ottenne il titolo iridato piloti. Nessun altro pilota riuscì ad ottenere più di una vittoria.
Sempre la Yamaha vinse il titolo costruttori con 138 punti, con la Chevallier (che schierava una moto equipaggiata dal motore Yamaha) seconda con 106.
Il Gran Premio motociclistico d'Austria fu avversato dal maltempo e la gara si svolse in due manche con il risultato finale ottenuto per somma di tempi.
Con il titolo ottenuto nell'ottavo di litroÁngel Nieto raggiunse il terzo successo consecutivo nella classe e il dodicesimo in totale della carriera. Anche in questa occasione fu anche il pilota con più vittorie nelle singole prove (6 sulle 11 previste) precedendo piuttosto nettamente Bruno Kneubühler su MBA e il compagno di squadra alla GarelliEugenio Lazzarini. Il titolo riservato ai costruttori fu della MBA.
I primi due piloti furono anche quelli che ottennero il maggior numero di vittorie, 3 ciascuno, lasciando il primo posto solo a San Marino in cui si impose Ricardo Tormo. L'ultimo titolo riservato ai costruttori fu della Garelli.