Il toponimo deriverebbe dalla radice boi, presente in altri luoghi circostanti, come Bobbio e il monte Bogleglio, e farebbe riferimento all'antica popolazione dei galli Boi.[2]
Diversi i sentieri che ne raggiungono la vetta partendo dalle caratteristiche località di Alpe e Vallenzona (frazioni del comune di Vobbia), da Tonno (frazione di Valbrevenna) o dai valichi dell'Incisa (via più breve) e di San Fermo[4]; spesso costituisce un'interessante deviazione per chi sale al monte Antola.[5] La vetta, nella bella stagione, è raggiungibile senza difficoltà da escursionisti medi.
^ G. Luigi de Bartolomeis, Mandamento di Savignone, in Notizie topografiche e statistiche sugli stati sardi., Torino, Chirio e Mina, 1847, p. 1303. URL consultato il 7 dicembre 2019.
^ Stefano Spadacini, Fioriscono i narcisi sul monte Buio, su naturaliguria.it. URL consultato il 7 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2019).
Bibliografia
Andrea Parodi, Alessio Schiavi, La catena dell'Antola. 113 escursioni fra Scrivia, Trebia e Oltrepò sui monti delle quattro province, Andrea Parodi Editore, 2015, ISBN88-8887-316-3.