Michèle Mercier, nome d'arte di Jocelyne Yvonne Renée Mercier (Nizza, 1º gennaio1939), è un'attricefrancese che ha legato la sua notorietà essenzialmente al ciclo cinematografico di Angelica girato negli anni sessanta.
Biografia
Figlia di un farmacista francese, René Émilie Mercier, e di madre italiana, Francia Louise Berthet[1][2], la Mercier riuscì con alcune difficoltà a unirsi ai "ballet-rats", i danzatori del coro, e a diventare solista all'Opera di Nizza[1]. All'età di 15 anni incontrò Maurice Chevalier, che le predisse che avrebbe avuto molto successo.[senza fonte]
A 17 anni si trasferì a Parigi dove si unì prima alla compagnia di Roland Petit[3] e poi alla compagnia dei "Ballets de la Tour Eiffel"[1]. Il suo sogno di affermarsi come ballerina si realizzò sulle planche del théâtre des Champs-Élysées dove ballò Gosses de Paris, coreografata da Pierre Lacotte, su musica di Charles Aznavour. La compagnia chiuderà però i battenti per mancanza di denaro. Parallelamente alla sua carriera di ballerina, la Mercier iniziò a studiare recitazione con Solange Sicard. Dopo un soggiorno a Londra, cominciò una carriera d'attrice recitando in teatro[1].
Nel 1956 fece ritorno a Nizza per trascorrere le vacanze di Natale con i suoi genitori e incontrò casualmente i registi Denys de La Patellière e Michel Audiard, che le proposero il ruolo di Jeanne nel film Delitto sulla Costa Azzurra (1957). Inizialmente la Mercier rifiutò la parte ma poi, spinta dal padre, accettò. Per il suo debutto cinematografico scelse il nome d'arte di Michèle Mercier, sia in onore della sorella minore, che era morta a cinque anni di febbre tifoide, sia come tributo all'attrice Michèle Morgan[1].
Il successo a livello internazionale giunse nel 1964 con il ruolo di Angelica di Sancé de Monteloup nel film Angelica, diretto da Bernard Borderie, interpretato anche da Robert Hossein e Giuliano Gemma e tratto dal primo della serie di romanzi di Anne e Serge Golon. In precedenza per quel ruolo erano state prese in considerazione Brigitte Bardot, Annette Strøyberg, Catherine Deneuve, Jane Fonda, Virna Lisi e Marina Vlady. Il grande successo del film generò quattro sequel, anch'essi tratti dai romanzi dei coniugi Golon, che videro la Mercier come protagonista. Il ruolo di Angelica le consentì di mettere in risalto la sua procace bellezza e le assicurò una grande popolarità, ma nel tempo il personaggio finì per oscurare e condizionare altri aspetti della sua carriera[4].
Nel 1973, insieme al secondo marito, l'attrice lasciò la Francia nella speranza di rifarsi una carriera negli Stati Uniti, senza però ottenere molto successo. Farà ritorno in Europa solamente nel 1976, dopo aver divorziato dal marito[1]. Sola e quasi dimenticata, la Mercier rientrò a Parigi dove iniziò a recitare in teatro. Dopo aver preso parte ad alcune pellicole senza successo, come il film di produzione statunitense Arch of Triumph (1980) di Daniel Mann, l'attrice decise di abbandonare la carriera cinematografica per crescere i due figli di un uomo d'affari con il quale era andata a convivere[1].
Nel 1991 fu membro della giuria al Festival cinematografico internazionale di Mosca.[5] Nel 1996 conobbe René Leporc e se ne innamorò. L'attrice ignorava però che l'uomo, con il quale aveva accettato di fondare una casa editrice a Cannes per pubblicare le sue memorie e le opere di alcuni amici del mondo dello spettacolo, era un truffatore già noto alla giustizia per altre attività fraudolente e condannato a 15 anni di divieto di gestione aziendale. Leporc falsificò alcuni assegni e, una volta scoperto, fuggì dalla Francia per trovare rifugio in Vietnam, dove fondò una compagnia di pesca.
Nel 1999 l'attrice, ritrovandosi ad affrontare gravi problemi finanziari, fu costretta a vendere diversi suoi beni, tra i quali il vestito da sposa indossato in Angelica. Nel 2008 Leporc venne condannato in contumacia dalla Corte d'appello di Aix-en-Provence a 18 mesi di carcere e al pagamento di oltre 200 000 euro di multa. Ancora in vita in Vietnam, è stato emesso contro di lui un mandato di cattura[6][7]. Nel 1998, dopo 14 anni di assenza dagli schermi, l'attrice tornò a recitare nel film La rumbera diretto da Piero Vivarelli.
Michèle Mercier si sposò due volte. Il 5 agosto 1961 con l'aiuto regista André Smagghe, conosciuto sul set del film Le notti di Lucrezia Borgia. Il matrimonio non ebbe lunga durata: Smagghe veniva spesso ricoverato in ospedale a causa dell'alcolismo di cui soffriva e i due finirono col divorziare nel 1967. L'anno successivo l'attrice sposò il pilota Claude Bourillot, il quale un giorno sparì dalla sua vita portandosi via tutti i suoi soldi e i gioielli. Divorziarono nel 1976.
In seguito al suo ritorno in Europa, avvenuto nel 1976, l'attrice conobbe a Ginevra un uomo d'affari con il quale andò a vivere. Quando, due anni più tardi, l'uomo morì di cancro, la Mercier si ritrovò finanziariamente rovinata[1]. Qualche tempo dopo incontrò un principe romano e si trasferì a Roma per vivere con lui, ma la relazione terminò tre anni dopo e, delusa, l'attrice fece ritorno a Parigi[1].
Nel 2016 l'attrice si è ammalata di un cancro alla pelle;[8] dopo esserne guarita, nel 2019, ha subito un incidente in casa nel quale si è provocata una frattura al piede, che ha reso necessari un'operazione e lunghi mesi di riabilitazione; successivamente ha subito la frattura anche dell'altro piede.[9]
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