A distanza di diversi mesi dal suo debutto, già nella metà del 2010, venne svelato il nuovo motore che, alla fine dello stesso anno avrebbe dovuto cominciare gradualmente a sostituire il 3.5 litri della famiglia M272. Questo motore prese la sigla di M276 e da esso, in seguito, sarebbero stati derivati altri propulsori, anche di cilindrata differente, come per esempio la versione top, con doppia sovralimentazione ma con cilindrata di 3 litri che riprende le caratteristiche del 3 litri M272.
In ogni caso, il primo motore M276 a debuttare aveva una cilindrata di 3.5 litri: esso era un'evoluzione del potente V6 da 3498 cm³ fino a quel momento utilizzato, del quale manteneva l'architettura principale e la cilindrata, ma ne differisce per numerose altre caratteristiche inedite o quasi, tra le quali va prima di tutto ricordato il diverso angolo tra le bancate di cilindri, in questo caso ridotto da 90° a 60°, in modo da ottenere un'unità motrice più compatta e soprattutto per ridurre ulteriormente le vibrazioni.
Un'altra importante caratteristica sta nell'alimentazione ad iniezione diretta, come nella più evoluta variante del motore M272 da 3.5 litri, ossia quella siglata come M272DE35 (dove le due lettere DE stanno per Direkteinspritzung, che in tedesco significa iniezione diretta), ma che in questo caso è stata ulteriormente ottimizzata al fine di aumentare le prestazioni e ridurre per contro i consumi. Ciò venne reso possibile, tra l'altro, dal fatto che venne smagrito il rapporto benzina/aria, ma evitando nel contempo gli inconvenienti tipici di questo tipo di alimentazione. Ciò si traduce quindi in una sensibile riduzione dei consumi: in generale, i motori M276 sono più prestanti dei motori M272 di analoga cilindrata e potenza, ma anche più parsimoniosi.
Tra le altre caratteristiche di questo motore va segnalata l'accensione a scintilla multipla e ad iniezione programmata, che si avvale di iniettoripiezoelettrici. Le camere di scoppio, gli iniettori e l'accensione a scintilla multipla sono stati sapientemente accordati tra loro in maniera tale da ottenere una combustione di tipo stratificato, una tecnica già utilizzata da alcuni anni da diverse Case automobilistiche e che in questo caso partecipa a ottimizzare la combustione della miscela aria/benzina.
Ed ancora, il motore M276 è caratterizzato dalla presenza del dispositivo Start/Stop che spegne il motore della vettura durante le code per poi riavviarlo automaticamente al momento di ripartire. Ciò, unitamente alle caratteristiche già descritte, alla sensibile riduzione degli attriti tra le parti in movimento ed al ridotto consumo di energia da parte dei dispositivi di servizio (come la pompa dell'acqua, per esempio), consente un sensibile risparmio nei consumi, che la Casa tedesca quantifica nel 20% in meno rispetto al motore M272 di pari cilindrata.
Riaussumendo, queste sono le caratteristiche generali del motore M276:
Il debutto del motore M276 è avvenuto alla fine del 2010, e più precisamente nel mese di novembre, quando è stata avviata la commercializzazione della Mercedes-Benz CLS350 CGI BlueEFFICIENCY. In questo caso il motore M276 era caratterizzato da una cilindrata di 3498 cm³ e la sua alimentazionme era di tipo atmosferico, cioè senza sovralimentazione, mentre la potenza massima era di 306 CV. In seguito questo motore ha trovato applicazione anche in altri modelli della Casa tedesca. Ma nel 2012 la famiglia dei motori M276 ha visto l'arrivo di una versione depotenziata del 3.5 litri di partenza e la cui potenza massima si fermava a 252 CV. Inoltre, nel 2013 è stata introdotta la già menzionata variante sovralimentata mediante due turbocompressori, ma con cilindrata ridotta a 2996 cm³. In questo caso la potenza massima saliva a 333 CV. Di pari potenza è anche la variante ibrida, che però sfrutta il motore 3.5 da 306 CV. Infine, la sovralimentazione venne estesa alla variante da 3,5 litri a partire dal 2016, con l'arrivo della nuova generazione della Classe E.
Tabella applicazioni
Di seguito sono riassunte tutte le caratteristiche e le applicazioni dei motori M276:
Note: 1A partire dal maggio 2013 la denominazione di questi modelli perde la dicitura BlueEFFICIENCY, mutando così in E300 ed E350 2I dati di potenza e coppia indicati si riferiscono alla somma delle potenze massime dei due motori, quello termico (306 CV e 370 Nm) e quello elettrico (27 CV e 250 Nm) 3Il valore espresso nasce dalla combinazione (ma non dalla somma) dei due valori di potenza massima del propulsore termico (333 CV fra 5250 e 6000 giri/min) e quello elettrico (116 CV) 4Il valore espresso nasce dalla combinazione (ma non dalla somma) dei due valori di coppia massima del propulsore termico (480 Nm fra 1600 e 4000 giri/min) e quello elettrico (340 Nm) 5Il valore indicato nasce dalla combinazione (ma non dalla somma) dei due valori di potenza massima del propulsore termico (306 CV a 6800 giri/min) e del motore elettrico (68 CV) 6Il valore espresso nasce dalla combinazione (ma non dalla somma) dei due valori di coppia massima del propulsore termico (350 Nm a 5000 giri/min) e quello elettrico (270 Nm)