Coincide con la parola gorgo "vortice di fiume" e trova diversi analoghi nella toponomastica locale. Con R.D. 14 febbraio 1886 n. 3694 gli è stato affiancato l'idronimo Monticano, principale corso d'acqua della zona[4].
Storia
La presenza umana a Gorgo fu certamente favorita dalla vicinanza a Oderzo che in epoca romana rappresentò uno dei più importanti centri dell'Italia nordorientale. Abbondano i reperti afferenti a questo periodo, come capitelli, fregi e cornicioni, raccolti nel Museo civico archeologico Eno Bellis. Il territorio seguì le sorti della città e dovette soffrire le invasioni degli Unni di Attila.
La prima citazione risale a poco dopo il Mille, quando si parla di Gurgus Molendinorum "Gorgo dei Molini", con cui tuttora si indica uno dei borghi che costituiscono il paese. Per tutto il medioevo continuò a gravitare attorno a Oderzo e nel 1388 fu come questa assoggettata alla Repubblica di Venezia.
Se si escludono l'invasione degli Ungari del 1412 e la guerra della Lega di Cambrai del 1511, il periodo veneziano portò stabilità e pace. Inquadrata nella podesteria di Motta, a sua volta compresa nel Trevigiano, Gorgo fu luogo di villeggiatura per le famiglie del patriziato.
Nel 1797cadde la Serenissima ma già l'anno precedente la zona aveva subito l'invasione degli Austriaci e nel 1799 dei Francesi e dei cosacchi di Suvorov. Seguì poi le sorti del Veneto passando dai Francesi agli Austriaci, per entrare infine a far parte del Regno d'Italia nel 1866.
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 523, ovvero il 12,6% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[8]:
^ Carla Marcato, Gorgo al Monticano, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 311, ISBN88-11-30500-4.
^Cenni Storici, su comune.gorgoalmonticano.tv.it, Comune di Gorgo al Monticano. URL consultato il 17 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2016).