membro ordinario della commissione d'accusa dell'Alta Corte di Giustizia (25 giugno - 17 dicembre 1929. Dimissionario)
presidente della commissione d'accusa dell'Alta Corte di Giustizia (27 dicembre 1929 - 19 gennaio 1934, 1º maggio 1934-2 marzo 1939)
membro della commissione parlamentare incaricata di dare il proprio parere sui progetti dei nuovi codici civile, di procedura civile, di commercio e per la marina mercantile (16 dicembre 1936)
membro della commissione dell'agricoltura (17 aprile 1939 - 5 agosto 1943)
membro della commissione per il giudizio dell'Alta Corte di Giustizia (17 aprile 1939 - 5 agosto 1943)
In particolare va ricordato l'episodio dell'assalto fascista alla Casa del Popolo di Siena, spalleggiato dalle forze dell'ordine, il 4 marzo 1921. Guglielmo Boldrini (1872-1932), presente ai fatti, rivolse proprio a Sarrocchi un pamphlet "Gli unni moderni", pubblicato subito dopo i fatti, che è una fedele ricostruzione dell'accaduto, in quanto in Parlamento Sarrocchi stesso aveva mentito sui fatti senesi. Ed aveva mentito per avvicinare il suo partito a Mussolini che per ricompensa lo nominò ministro[1].