spagnolo: Jaime Leopoldo Isabelino Enrique Alejandro Alberto Alfonso Víctor Acacio Pedro Pablo María de Borbón y Battenberg italiano: Giacomo Leopoldo Isabellino Enrico Alessandro Alberto Alfonso Vittorio Acacio Pietro Paolo Maria di Borbone e Battenberg
Nato nel Palazzo Reale de La Granja de San Ildefonso, rimase sordomuto dopo un'operazione nell'età infantile, e per questo rinunciò ai suoi diritti al trono spagnolo per sé ed i suoi discendenti il 23 giugno 1933; fu nominato Duca di Segovia.
Sposò a Roma il 4 marzo 1935 Emanuela di Dampierre (Vittoria Giovanna Giuseppina Pietra Maria Emanuela di Dampierre, nata a Roma nel 1913 ed ivi deceduta nel 2012), figlia di Don Ruggero di Dampierre, secondo duca di San Lorenzo Nuovo, visconte di Dampierre e nobile di Viterbo (1892-1975), e della principessa Donna Vittoria Ruspoli (1892-1982), figlia di Emanuele Ruspoli, primo principe di Poggio Suasa e della terza moglie di quest'ultimo, l'americana Josephine Mary Beers-Curtis.
Nel 1941, alla morte del padre, essendo il più prossimo discendente maschile del defunto Giacomo di Borbone, pretendente carlista al trono di Francia come primo collaterale maschio legittimo di Enrico, conte di Chambord, ultimo discendente diretto dei re di Francia, si proclamò legittimo erede al trono francese della Casa di Borbone. Portò da allora il titolo di duca d'Angiò e venne riconosciuto da una parte dei legittimisti francesi come Enrico VI (dal 1957, firmò tutti i documenti come Jacques Henri).
Giacomo Enrico ed Emanuela divorziarono il 6 maggio 1947 a Bucarest (atto riconosciuto dalle corti italiane di Torino il 3 giugno 1949, ma mai in Spagna) e il 3 agosto 1949 a Innsbruck si sposò con la cantante divorziata Charlotte Luise Auguste Tiedemann (1919-1979).
Il 6 dicembre 1949 Giacomo Enrico ritirò la propria rinuncia al trono di Spagna e dal 3 maggio 1964 portò il titolo di duca di Madrid per porsi a capo di una frangia del carlismo che non riconosceva come capo Saverio di Borbone-Parma (con cui già disputava la pretesa al trono francese), venendo così riconosciuto come re Giacomo IV di Spagna[Da chi? È una cosa ufficiale?][senza fonte]: cinque anni dopo, il 19 luglio 1969, dietro esplicita richiesta di suo figlio Alfonso, Giacomo Enrico rinunciò definitivamente alla successione spagnola in favore del nipote, il principe Juan Carlos di Spagna.
Giacomo Enrico morì all'Ospedale Cantonale di San Gallo, in Svizzera, il 20 marzo 1975 ed è sepolto al monastero reale di San Lorenzo dell'Escorial.