tedesco: Franz Josef Maria Aloys Alfred Karl Johannes Heinrich Michael Georg Ignatius Benediktus Gerhardus Majella italiano: Francesco Giuseppe Maria Luigi Alfredo Carlo Giovanni Enrico Michele Giorgio Ignazio Benedetto Gerardo Majella
Trascorse gran parte della propria infanzia in Austria; tra il 1911 e il 1914 si trasferì al castello di Groß Ullersdorf in Moravia, dove ebbe modo di sviluppare una particolare propensione agli studi naturalistici. Sulla scorta di questa passione personale, nel 1925, dopo essersi diplomato allo Schottengymnasium di Vienna, studiò agraria all'Università di Vienna, laureandosi in ingegneria forestale e dedicandosi alla conduzione delle aziende agricole della sua famiglia in Cecoslovacchia sino a quando queste terre non vennero occupate dalle invasioni della Seconda guerra mondiale.
Matrimonio
Il 7 marzo 1943, nella chiesa di San Florino (in seguito cattedrale) di Vaduz, Francesco Giuseppe II sposò la contessa Giorgina di Wilczek (24 ottobre 1921-18 ottobre 1989). La coppia ebbe cinque figli.
Principe del Liechtenstein
Prescelto quale Principe ereditario dal prozio Francesco I (particolarmente inviso ai nazisti per essere marito di un'ebrea, la Principessa Elisabetta, nata von Gutmann, figlia di un ex presidente della comunità ebraica di Vienna), dopo che suo padre ebbe rinunciato ai propri diritti di successione in suo favore nel 1921, il 30 marzo 1938 venne nominato principe reggente insieme con lo zio, mantenendo tale carica sino al luglio di quello stesso anno, quando la morte dell'anziano principe gli consentì di ascendere al trono del Liechtenstein.
Francesco Giuseppe si distinse da subito come un sovrano molto popolare nel Liechtenstein dal momento che, a fronte del diffondersi del Reich tedesco anche nelle aree della Moravia e della Boemia, decise di trasferire definitivamente la residenza dei principi entro i confini del principato, ovvero al castello di Vaduz. Il Liechtenstein rimase neutrale durante la seconda guerra mondiale e questa condizione non venne mai violata da nessuna delle potenze in gioco.
Secondo alcuni giornalisti, Francesco Giuseppe II si sarebbe servìto indirettamente degli internati nel campo di concentramento di Strasshof, ma questo fu fatto per evitar loro peggior sorte (come del resto fece Oscar Schindler)
Al termine del conflitto, il Liechtenstein diede asilo a circa 500 soldati della Prima armata nazionale russa (accusata di essere collaborazionista della Wehrmacht nazista ma in realtà formata da esponenti di quasi tutte le denominazioni anticomuniste e guidata in parte da ufficiali che avevano già combattuto nell'Armata bianca negli anni venti come lo stesso comandante, generale Boris Smyslovsky) salvandoli da morte certa (come iinvece accadde a quelli riconsegnati dagli alleati a Stalin).
Dopo la guerra la preoccupazione principale di Francesco Giuseppe fu quella di guidare lo sviluppo economico del Liechtenstein da un'economia prevalentemente agricola sino a farlo divenire uno degli stati con il maggior reddito pro-capite.
Negli ultimi anni del suo regno, le donne del principato ricevettero il diritto di voto per la prima volta, a seguito di uno specifico referendum (di soli uomini) nel 1984, molto in ritardo rispetto alla maggior parte degli stati europei ma dovuto a una forte opposizione interna al Paese.
Ultimi anni e morte
Francesco Giuseppe, pur continuando a rimanere sovrano del Liechtenstein, decise di cedere gran parte dei propri poteri al figlio primogenito Giovanni Adamo già dal 1984, introducendolo così agli affari di governo come suo reggente. Francesco Giuseppe II morì il 13 novembre 1989, appena ventisei giorni dopo la moglie.
Discendenza
Francesco Giuseppe II e la contessa Giorgina di Wilczek ebbero cinque figli: