1940: Scacchiere Nord Scacchiere Est Scacchiere Sud e Comando del Galla e Sidama Settore autonomo di Giuba Riserva generale 1º Gruppo legioni d'Africa 2º Gruppo legioni d'Africa Comando Superiore Marina "A.O.I." Comando aereo "A.O.I."
Stato maggiore dal quale dipendono gl'ispettorati dell'artiglieria, del genio, delle Camicie nere e il direttore superiore dei servizî.
comando truppe del governatorato di Addis Abeba, alle dirette dipendenze del viceré;
5 comandi truppe dei governi dell'Eritrea (Asmara), dell'Amara (Gondar), dei Galla e Sidamo (Gimma), dell'Harar (Harar) e della Somalia (Mogadiscio);
truppe d'Africa (metropolitane), dipendenti o dal viceré o dai governatori;
truppe coloniali (indigene).
Fanno parte delle truppe del governatorato di Addis Abeba: 1 divisione "Granatieri di Savoia" (2 reggimenti fanteria, 1 reggimento artiglieria), 1 reparto speciale Camicie nere, 1 reggimento genio.
Le truppe dislocate nei cinque governi ammontano complessivamente a: 5 legioni Camicie nere, 7 compagnie di artiglieria (di presidio nei varî centri fortificati), 4 gruppi di artiglieria motorizzata, 2 batterie Camicie nere per la difesa costiera (Somalia ed Eritrea), reparti del genio, 16 brigate indigene, servizî.
I battaglioni che compongono le legioni camicie nere sono motorizzati (2 compagnie autocarrate, 1 compagnia autoblinde e 1 compagnia carri veloci).
La brigata indigena è composta da 4 battaglioni (3 compagnie fucilieri e una compagnia mitraglieri), 1 batteria da 65/17 e 2 batterie mortai da 81, 1 compagnia genio; in alcune brigate uno dei battaglioni è sostituito da un gruppo di cavalleria su due squadroni.
In totale le forze terrestri dell'Africa Orientale Italiana ammontavano a: 2500 ufficiali, 1600 sottufficiali, 21.000 nazionali e 43.000 indigeni.[1]
Dopo la conquista dell’impero, il primo ordinamento del 1937 prevedeva 16 brigate (da 1 a 14 in Eritrea ed Etiopia, 91 e 92 in Somalia) e cioè dislocate 3 in Eritrea, 4 nell'Amhara, 4 nel Galla e Sidama, 3 nell'Harar, 2 in Somalia.
Queste prime 16 Brigate comprendevano 58 Battaglioni di fanteria e 5 Gruppi squadroni di Cavalleria, in pratica 10 di esse erano costituite da 4 Battaglioni di fanteria, 5 di esse erano costituite da 3 Battaglioni di fanteria e 1 Gruppo squadroni, 1 di esse da soli 3 Battaglioni di fanteria.
Nel 1938 le brigate furono portate a 22 (da 1 a 20 in Eritrea ed Etiopia, 91 e 92 in Somalia) e cioè dislocate 5 nello Scioa, 4 in Eritrea, 4 nell'Amhara, 4 nel Galla e Sidama, 3 nell'Harar, 2 in Somalia.
Nel 1939 le brigate furono portate a 23 (da 1 a 21 in Eritrea ed Etiopia, 91 e 92 in Somalia) e cioè dislocate 5 nello Scioa, 4 in Eritrea, 5 nell'Amhara, 4 nel Galla e Sidama, 3 nell'Harar, 2 in Somalia.
All'inizio del 1940 le brigate furono portate a 25 (da 1 a 23 in Eritrea ed Etiopia, 91 e 92 in Somalia) e cioè dislocate 5 nello Scioa, 4 in Eritrea, 6 nell'Amhara, 5 nel Galla e Sidama, 3 nell'Harar, 2 in Somalia.
A causa dello scoppio del conflitto mondiale, con la successiva mobilitazione ne furono ottenute altre 10: 25, 41-45, 61, 70, 85-86 (25, 41-45 mobilitate in Eritrea, 61 mobilitata nello Scioa, 70 mobilitata in Harar, 85-86 mobilitate in Galla Sidama).
La mobilitazione diede in tutto 42 Battaglioni, di cui 19 mobilitati in Eritrea, 3 in Harar, 3 in Scioa, 10 in Galla e Sidama, 7 in Somalia.
In totale si trattava di quasi seimila ufficiali, 68 000 uomini di truppa nazionale e 188.000 uomini di truppa locale.
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