La Romania è stata una delle prime nazioni al mondo ad avere una propria forza aerea, nel 1910.
Il primo aereo di progettazione rumena fu costruito nell'Arsenale Militare e tenne il volo inaugurale il 17 giugno 1910[2] con un aeromobile Vlaicu I, costruito a Bucarest dall'ingegnere/aviatore Aurel Vlaicu.
Già nel 1913 la forza aerea rumena ordinò 34 aeromobili, dei quali 16 Bristol-Coandă, progettati dall'ingegnere Henri Coandă
I successivi piloti, Ştefan Protopopescu e Gheorghe Negrescu, vennero addestrati nel Complesso aeronautico di Chitila (in rumeno: Complexului Aeronautic de la Chitila) situato nei pressi della capitale, fondato da Mihail Cerchez nel novembre 1909 e il modello usato per l'addestramento era un Farman III modello 1909 costruito su licenza.[2].
Le prime missioni di guerra vennero effettuate nell'ambito della seconda guerra balcanica con ricognizioni di volo a 2200-2500 metri di quota per una lunghezza di più di 200 chilometri.[2]
Prima guerra mondiale
Durante la prima guerra mondiale la Romania acquistò circa 322 aeromobili da Francia e Gran Bretagna, tra i quali alcuni Nieuport, Farman e Breguet. Il 16 settembre 1916 un Farman F.40 rumeno abbatté un velivolo della Luftstreitkräfte (ovvero l'aeronautica tedesca dell'epoca), riportando così la prima vittoria assoluta dell'aeronautica militare rumena. Alla fine della guerra i piloti rumeni avevano volato per un totale di oltre 11.000 ore, partecipando a circa 750 battaglie aeree.
Periodo interbellico
Nel periodo che intercorse tra la fine della prima guerra mondiale e l'inizio della seconda l'aeronautica militare rumena attraversò un periodo particolarmente florido. Essa infatti era, dopo la Polonia, la nazione tra quelle del futuro Patto di Varsavia che aveva un'industria aeronautica più forte, in grado di produrre la maggior parte dei velivoli militari e civili allora prodotti in quell'era. In particolare i cacciabombardieri IAR 80 riscossero un ampio successo e furono utilizzati su larga scala sul fronte Est per tutta la durata della seconda guerra mondiale.
Il 15 febbraio 1949 venne istituito il nuovo Comando d'aviazione rumeno all'interno del neonato Armata Populară Română, conforme allo stile sovietico (con le unità organizzate in reggimenti e non più in stormi). Subito entrarono in servizio aeromobili di creazione sovietica, come gli Yakovlev Yak-18, i Polikarpov Po-2, i Lavochkin La-9, i Tupolev Tu-2 e gli Ilyushin Il-10. Nel 1958 entrò in servizio anche il primo caccia supersonico MiG-19 e nel febbraio 1962 fu la volta del MiG-21, che a quei tempi era uno dei migliori caccia in circolazione.
A partire dal 1974 vennero introdotti aeromobili di produzione rumena, come ad esempio lo IAR 93, che effettuò il suo primo volo il 31 ottobre 1974.
Nel 1962 venne istituita la prima sub-unità di elicotteri, equipaggiata nel 1964 con i sovietici Mi-2 e Mi-4.
Sezione spostata nella pagina Mikoyan-Gurevich MiG-21.
Aeromobili in uso
Sezione aggiornata annualmente in base al World Air Force di Flightglobal del corrente anno. Tale dossier non contempla UAV, aerei da trasporto VIP ed eventuali incidenti accorsi durante l'anno della sua pubblicazione. Modifiche giornaliere o mensili che potrebbero portare a discordanze nel tipo di modelli in servizio e nel loro numero rispetto a WAF, vengono apportate in base a siti specializzati, periodici mensili e bimestrali. Tali modifiche vengono apportate onde rendere quanto più aggiornata la tabella.
12 aerei (9 monoposto e tre biposto) ordinati nel 2013, usati dal Portogallo.[10] Questo primo lotto è stato consegnato tra l'ottobre 2016 ed il settembre 2017.[7][11] Gli aerei sono stati aggiornati allo standard operativo MLU M5.2R da parte dell'azienda aeronautica portoghese OGMA con il supporto di Lockheed Martin.[10][12][21] A luglio 2019 il governo ha dato il via libera all'acquisizione di ulteriori 5 F-16 (4 F-16A e 1 F-16B) ex portoghesi, consegnati tra l'agosto 2020 ed il marzo 2021.[6][7][10][14][22][23] Il 3 novembre 2020 la Romania è stata autorizzata dagli Stati Uniti ad un aggiornamento di tutti i velivoli ex portoghesi.[24] Tale aggiornamento comprenderà migliorie all'avionica, al software, alle apparecchiature di comunicazione e di navigazione, alla cabina di pilotaggio e un maggiore supporto logistico.[24] Nel dicembre 2021, il ministro della difesa rumeno ha chiesto al parlamento di acquistare 32 velivoli F-16A/B MLU radiati dalla Aeronautica norvegese.[5][25][26][27] Il 4 novembre 2022, la richiesta è stata approvata dal Parlamento rumeno, e la Norwegian Defence Material Agency (NDMA) ha firmato il contratto del valore di 388 milioni di euro per la vendita degli F-16AM/BM.[28] Il contratto comprende parti di ricambio, attrezzature di supporto, servizio di manutenzione e formazione tecnica.[25][26][28] Primi 3 aerei, due F-16AM e un F-16BM consegnati a fine novembre 2023.[20] Ulteriori 3 F-16AM consegnati il 19 aprile 2024.[19] 3 aerei consegnati il 28 giugno 2024.[18] Tre aerei consegnati a fine ottobre 2024.[17] Tre aerei (due monoposto e un biposto) consegnati a dicembre 2024.[16][15]
1 C-130B ricevuto nel 1996, seguito da altri 3 C-130B nel 1997.[34] 1 C-130H ricevuto nel 2007 e uno il 14 dicembre 2021.[34][35] Un ulteriore C-130H ex USAF è stato consegnato il 15 settembre 2023.[36]
17 IAR 99 consegnati dal 1987 al 1989.[39] 12 esemplari sono stati aggiornati allo standard IAR 99C.[39] Gli IAR 99C sono dotati di strumentazione digitale.[21] A dicembre 2020 l'Aeronautica rumena ha concluso con l'israeliana Elbit System un contratto per l'aggiornamento dell'avionica di 10 dei 17 aerei in servizio, con il primo aereo che dovrebbe essere riconsegnato nel 2022.[38]
^abcdefghijkl"In Romania la radiazione del MiG-21 chiude definitivamente l'era degli equipaggiamenti sovietici" - "Aeronautica & Difesa" N. 441 - 07/2023 pag. 67