Franco Sensi, azionista di maggioranza fin dal 22 gennaio 1999, medita l'abbandono ma in seguito decide di continuare la gestione, acquisisce dal tribunale di Foggia il restante 33% delle azioni e incarica con grande ritardo il diggì Mauro Meluso di programmare la riscossa del Foggia. In panchina viene chiamato il toscano Braglia, si cerca di allestire una squadra in linea con le ambizioni e la nuova, ostica categoria. I rapporti con il sindaco Paolo Agostinacchio si deteriorano e a settembre il primo cittadino rassegna polemiche dimissioni: a fine ottobre sarà l'avvocato Nazzaro a succedergli nella carica di presidente. In mezzo c'è sempre il Foggia, staccato dal Messina per la leadership del girone ed in lotta per la seconda posizione in vista della lotteria dei play-off, che verranno persi contro l'Acireale.