Ferrovia Barletta-Spinazzola![]()
La ferrovia Barletta–Spinazzola è una linea ferroviaria secondaria pugliese, che collega la costa, partendo da Barletta, con l'interno, fino a Spinazzola, attraversando il territorio delle Murge, in provincia di Barletta-Andria-Trani. StoriaLa linea Barletta-Spinazzola fu inaugurata nell'agosto del 1895.[1][2][3] Le finalità erano inizialmente prettamente militari, cioè collegare velocemente l’Adriatico al Tirreno - e viceversa - sulla dorsale cosiddetta “mediterranea” passando per altra linea da Rocchetta Sant’Antonio; tuttavia la si immaginò anche al servizio degli agricoltori e dei braccianti del vasto comprensorio facilitando i trasporti delle derrate agricole, soprattutto uva e vino, verso la città di Barletta dalla quale potevano raggiungere velocemente le destinazioni del Nord, nel contempo favorendo gli spostamenti dei lavoratori verso le numerose masserie lungo il percorso.[4][5] Le stazioni intermedie erano: Monte Altino (fermata), Canne (successivamente denominata “Casalonga"), Canosa di Puglia, Cefalicchio (fermata), Minervino Murge ed Acquatetta. Nel 1965 si cominciò a prendere in considerazione la possibilità di apportare delle modifiche alla linea che inizialmente si concretizzò nella sola eliminazione di alcune "fermate".[1] Fu invece l'allora Ministro dei Trasporti Claudio Signorile, nel 1985, ad imporre una drastica riorganizzazione di tutta la linea sopprimendo le fermate e stazioni intermedie di Monte Altino, Casalonga, Cefalicchio, Acquatetta e Paredano per "traffico ormai scarso se non inesistente".[1][6] Nello stesso tempo si intervenne per regolarizzare il percorso eliminando tutti i binari superflui. Tutta la linea Barletta-Spinazzola, nonostante le commemorazioni svoltesi nel 2005 per festeggiare il 110º anno dall'istituzione (con contemporanea realizzazione di una cartolina a colori) e una razionale sistemazione della stazione di Canne della Battaglia, non svolge più servizio regolare di trasporto passeggeri.[1][7] Sono in corso tentativi di valorizzare la tratta in ottica turistico-culturale[8][5] anche in considerazione del passaggio nell'ultimo tratto rasente il Parco nazionale dell'Alta Murgia, geoparco tutelato dall'Unesco.[9] Caratteristiche
La linea si presenta a binario unico e non elettrificato. Nonostante una lunghezza di 66 chilometri, la ferrovia, oltre ai due capolinea, ha soltanto tre stazioni attive: Canne della Battaglia (piccola stazione nell'omonima località archeologica, a dieci chilometri da Barletta), Canosa di Puglia e Minervino Murge. Il traffico passeggeri è attualmente molto scarso e irregolare. La tratta ha svolto comunque un ruolo importante per la mobilità dei cittadini dell'entroterra murgiano consentendo di raggiungere la città di Barletta e da lì, tramite interscambio, prendere le diramazioni lungo la linea adriatica (per Bari-Lecce o per Foggia-Pescara). Esiste un altro interscambio per Rocchetta Sant'Antonio al capolinea di Spinazzola. Dopo le ipotesi di dismissione della linea, i comuni interessati stanno avanzando proposte di rivalutazione della tratta[14]. Nel febbraio 2014 si è ipotizzata la fermata in corrispondenza del polo ospedaliero di Barletta a servizio di tutto il territorio.[15] TrafficoLa tratta, nell'ultimo periodo di servizio regolare, è stata attiva solo nei giorni feriali con tre treni per direzione, di cui solo una corsa per direzione con fermata a Canne della Battaglia (con Automotrici ALn 668.3100 e 1900 del DL di Foggia). Note
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