Era un esterno sinistro, che poteva giocare sia sulla linea di difesa che su quella di centrocampo[1]. Macellari stesso si definì «un esterno di sinistra che difende e che attacca. Nel mio gioco, quando sono nelle migliori condizioni, esprimo dinamismo, progressione, velocità, potenza e cross al centro»[2].
Carriera
Giocatore
Esordi
Macellari ha iniziato la carriera nella Pro Sesto, venendo tesserato all'età di dieci anni e rimanendo nelle giovanili del club fino al compimento dei diciotto[3]. Nel 1992 è stato prestato alla Fiorentina per partecipare all'edizione annuale del Torneo di Viareggio. Con i toscani ha vinto la competizione, superando la Roma per 3-2 nella finale[3].
Lecce
Nel 1994 si è trasferito al Lecce. Ha segnato due reti nella sua carriera con i salentini, nel pareggio 2-2 contro il Venezia e nella vittoria per uno a zero sul Torino nella Serie B 1996-1997, entrambi allo stadio Via del Mare[4].
Cagliari
A settembre 1997 è passato al Cagliari seguendo il tecnico Ventura, di fatto rinunciando a giocare in Serie A con il Lecce. Ha segnato la prima rete con il Cagliari (e in Serie A) il 6 gennaio 1999, nella vittoria esterna per tre a uno contro il Salernitana. Andò in gol anche il 28 novembre 1999, contro il Bari, nella sconfitta casalinga per tre a due.[5] Il 5 marzo 2000 ha siglato una rete nella sconfitta per cinque a due contro l'Udinese allo stadio Friuli[6].
Inter
Nel 2000 è passato all'Inter, con la quale ha debuttato in Champions League, seppure nei preliminari: ha infatti giocato nella sconfitta per 1-0 contro gli svedesi dell'Helsingborg, entrando in campo all'inizio del secondo tempo al posto di Cyril Domoraud[7]. Al ritorno a Milano, è stato schierato titolare con i nerazzurri che non sono andati oltre lo 0-0, risultato che di fatto ha sancito la loro eliminazione[8]. Ha giocato con l'Inter nella Supercoppa italiana disputata a Roma l'8 settembre 2000, tra la Lazio e i nerazzurri. I biancocelesti si sono imposti per 4-3[9]. Il debutto in campionato è arrivato il 1º ottobre 2000 a Reggio Calabria, nella sconfitta dell'Inter per 2-1 contro la Reggina, subentrando nel secondo tempo a Luigi Di Biagio[10]. Come dichiarato successivamente dal calciatore stesso, dopo l'esonero di Marcello Lippi da parte di Massimo Moratti e il conseguente arrivo di Marco Tardelli, il suo spazio in squadra è gradualmente diminuito, finché a fine stagione non ha cambiato maglia[2].
Bologna e ritorno a Cagliari
Macellari è passato così al Bologna, nell'ambito del trasferimento che ha portato Jonatan Binotto ai nerazzurri, nell'estate2001[2]. A luglio 2002 si è infortunato al menisco ed è stato operato. La società e il calciatore hanno poi rescisso il contratto nel mese di ottobre dello stesso anno[11].
Più tardi Macellari ammetterà di aver fatto uso di cocaina ai tempi della militanza nel Bologna[12].
Nel mercato invernale del 2003, Macellari ha firmato un contratto con il Cagliari, tornando così alla società che lo aveva lanciato in Serie A[13]. A gennaio 2004 il Cagliari ha messo fuori rosa il calciatore, reo di essere tornato al centro allenamenti Ercole Cellino alle otto di mattina, quando il limite era fissato alle ventidue e trenta[14].
Esperienze varie
Il 28 settembre 2004 lo svincolato Macellari ha firmato un contratto annuale con il Pavia[15]. È tornato così a giocare, accettando uno stipendio pari al minimo sindacale, dopo essere stato richiamato dal vecchio compagno di squadra alla Pro Sesto Moreno Zocchi[16]. Come da accordo con il Pavia, il calciatore sarebbe stato libero di accasarsi in Serie B in caso di una chiamata ritenuta soddisfacente da ambo le parti.
Il 23 dicembre 2004 il Catanzaro ha ufficializzato il trasferimento di Macellari dal Pavia[17]. Tre giorni dopo è invece la Triestina ad annunciare l'arrivo dell'esterno sinistro[18]. L'esordio con la nuova squadra è arrivato il 6 gennaio 2005, nella sconfitta degli alabardati in casa del Vicenza per 1-2[15].
Il 19 agosto 2005, la Lucchese ha comunicato l'arrivo di Fabio Macellari a parametro zero[19]. Con questa maglia gioca 13 partite in campionato.
Il 17 gennaio 2006 la Sangiovannese ha ufficializzato lo scambio con la Lucchese, che ha portato Osvaldo Mannucci a Lucca e Fabio Macellari a San Giovanni Valdarno[20]. Con la nuova squadra è arrivato a lottare per la promozione in Serie B, ma ai play-off la Sangiovannese è stata sconfitta dal Frosinone.
Il 12 giugno 2007 è stato ingaggiato dal Villasimius, nell'Eccellenza sarda[21]. Dopo la scadenza del contratto, ha firmato per il Vado[22]. Il 28 giugno 2010 si è accordato con la U.S. Bobbiese[23], squadra militante allora nella Prima Categoriapiacentina[24]. Oltre ad essere un calciatore della prima squadra, attualmente militante nel campionato di Promozione Emilia, è stato scelto per allenare la categoria Giovanissimi del club[25].
Dal 4 marzo 2013, dopo l'esonero dell'allenatore della Bobbiese Alberto Tibaldi, è il nuovo tecnico della squadra piacentina[26], ricoprendo il doppio ruolo di giocatore e allenatore. Nel 2013 abbandona l'attività agonistica e viene riconfermato sulla panchina neroverde[27], tuttavia lascia l'incarico poco prima dell'inizio del campionato[28]. Il 19 gennaio 2014 è stato ingaggiato dall'Amatrice, squadra militante in Terza Categoria laziale, con il duplice ruolo di giocatore e allenatore dei Giovanissimi[29]. Dall'agosto 2014 ha vestito la maglia della C.A.S.TOR. Tortolì, militante nella Prima Categoria sarda[30]. Chiude quindi la sua carriera da calciatore dopo 30 anni di attività agonistica[31].
Allenatore
Nel dicembre 2015 diventa allenatore del Seulo 2010, in Prima Categoria sarda[32]. Nel settembre 2016, prima dell'avvio del campionato di Promozione, lascia per motivi personali l'incarico di allenatore della squadra del Seulo[33].
Dopo il ritiro
Dopo il ritiro dalla carriera calcistica è ritornato a Bobbio, in provincia di Piacenza fra i monti e nel verde della Val Trebbia, luogo di provenienza della famiglia e dove si occupa dell'antica fattoria di famiglia assieme ai famigliari ed al figlio Matteo[34]:
«Vivo insieme a mio figlio Matteo a Bobbio, in provincia di Piacenza. Taglio la legna, faccio il miele, lo zafferano e curo il mio orto; e ogni tanto lavoro nel panificio dei miei amici. È un tipo di vita che volevo fare già da tempo, me l'ha inculcata la mia famiglia. Abbiamo un casolare che gestiamo da più di 150 anni e avevo sempre in mente di portare avanti questa tradizione. Ogni tanto vedo i big match in tv, ma non sento la mancanza. Se dovesse capitare una situazione interessante la valuterei, ma non sarò di certo io ad andarmela a cercare.»
Il 12 novembre 2016 organizza, e prende parte come giocatore, ad Iglesias allo stadio "Monteponi" un triangolare di vecchie glorie di serie A del Cagliari per il comune di Amatrice devastato dal terremoto e dove ha militato come giocatore nel 2014[35][36].
^Lecce - Torino 1-0 (1-0), su archiviotoro.it. URL consultato il 15 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2009).
^Cagliari 2 - Bari 3, su www2.raisport.rai.it, raisport.rai.it. URL consultato il 15 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2007).
^Udinese 5 - Cagliari 2, su www2.raisport.rai.it, raisport.rai.it. URL consultato il 15 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
^È sempre Lazio, ma l'Inter c'è, su archiviostorico.corriere.it, corriere.it. URL consultato il 14 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2009).
^Reggina 2 - Inter 1, su www2.raisport.rai.it, raisport.rai.it. URL consultato il 15 settembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2016).
^ Roberto Secci, Castor - Macellari: già finita l'avventura, su ComuneDiTortoli.it, L'Unione Sarda, 9 settembre 2014. URL consultato il 21 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2017).