La chiesa è detta San Michele dall'Arco (o dell'Arco) perché venne forse costruita nei pressi dell'arco di trionfo che sarebbe stato eretto nel III secolo dall'imperatore Gallieno sulla via Emilia.[1] L'edificio è ricordato per la prima volta in un documento datato 8 febbraio 1136.
San Michele fu consacrata da Pier Simone Brunetti, vescovo suffraganeo di Parma, il 29 maggio 1437.
Nel 1514 l'edificio originale fu fatto abbattere per consentire l'ampliamento dell'asse viario; Giovanni Gozzadini, protonotario apostolico e governatore pontificio di Parma, ne ordinò la ricostruzione sul lato sinistro della strada entrando in città e commissionò i lavori a Giorgio da Erba.
Gli affreschi delle lunette che corrono lungo le pareti sono stati realizzati da Latino Barilli nel 1924.
La pala collocata sull'altare maggiore, dipinta da Stanislao Campana nel 1828, rappresenta la Vergine con i santi Michele e Gemignano; la chiesa conserva anche un San Francesco Solano di Francesco Scaramuzza.
^L'esistenza dell'arco era teorizzata già da tempo, ma è opportuno sottolineare che gli scavi effettuati nel 1994 nelle vicinanze della chiesa, il cui scopo era soltanto la posa di tubature, portarono effettivamente al ritrovamento del basamento di una struttura di almeno cinque metri per sei, molto probabilmente d'epoca romana, identificabile forse coll'arco o magari con una tomba monumentale, in una zona nella quale peraltro esistevano necropoli. Vedasi Il mistero di via Repubblica, Gazzetta di Parma del 31 luglio 1994.
Bibliografia
Felice da Mareto, Chiese e conventi di Parma, Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, Parma 1978. p. 167.