La chiesa di San Giovanni Battista è la parrocchiale di Cadidavid, frazione di Verona, in provincia e diocesi di Verona[1][2]; fa parte del vicariato di Verona Sud.
Storia
La primitiva cappella di Cadidavid sorse nel XIV secolo ed era filiale della pieve dei Santi Pietro e Paolo di Villafranca di Verona; nel Quattrocento fu edificata una nuova chiesa, che nel 1452 venne eretta a parrocchiale.
Nel XIX secolo, tuttavia, questa struttura si rivelò insufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli, così si decise di realizzare una nuova parrocchiale di maggiori dimensioni. La prima pietra della costruenda chiesa fu posta il 25 aprile 1835; l'edificio venne portato a termine e benedetto nel 1853, mentre si procedette all'erezione del campanile tra il 1894 ed il 1903[1].
Sul finire del Novecento la chiesa fu adeguata alle norme postconciliari; il 25 giugno 2000 fu consacrata dal vescovo di Verona Flavio Roberto Carraro[1].
Descrizione
Esterno
La facciata della chiesa, rivolta a ponente e suddivisa in due ordini da una cornice marcapiano modanata, presenta al centro una sezione concava in cui si aprono il portale d'ingresso, sormontato da una mensola sorretta da modiglioni, e una finestra a lunetta, mentre, ai lati, vi sono nel registro inferiore quattro semicolonne, due nicchie e altrettante specchiature, mentre quello superiore è caratterizzato da lesene e da altre nicchie e specchiature[1].
Vicino alla parrocchiale sorge il campanile, abbellito da lesene e monofore; la cella presenta su ogni lato una finestra a tutto sesto, affiancata da colonne sorreggenti un frontone, ed è coperta dalla cupola poggiante sul tamburo[1].
Interno
L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali e i bracci del transetto, e le cui pareti sono scandite da semicolonne corinzie sorreggenti il cornicione sopra cui s'imposta la volta a botte, abbellita da costolonature e da cassettoni; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, sopraelevato di due scalini e chiuso dall'abside semicircolare[1].
Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali l'affresco con soggetto San Giovanni Battista che battezza Gesù, eseguito nel XX secolo da Adolfo Mattielli[3], il dipinto ritraente la Visita di Maria a Santa Elisabetta, il cui autore è Domenico Brusasorzi[3], e l'organo, costruito da Giacomo Locatelli nel 1875[3].
Note
Voci correlate
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